Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Donna di 55 anni si rivolge a un’associazione in Svizzera per il suicidio assistito
Una donna di 55 anni, impiegata nel campo scientifico a Torino, ha deciso di rivolgersi a un’associazione in Svizzera per il suicidio assistito. La notizia della sua morte, avvenuta il 12 ottobre, ha lasciato i familiari all’oscuro di tutto. Tuttavia, un’ora prima del tragico evento, l’avvocato della donna ha ricevuto un messaggio da un numero anonimo con le ultime volontà della donna: “Per favore, vai a casa, stacca le utenze, regala i miei vestiti in beneficenza e affida a mio marito l’urna con le ceneri di nostro figlio”.
Il marito riceve una mail dalla clinica, ma finisce nello spam
Il marito della donna ha ricevuto una mail dalla clinica dopo il suicidio della moglie, ma purtroppo è finita nella cartella dello spam della sua casella di posta elettronica. La mail conteneva informazioni importanti riguardanti l’urna con le ceneri della donna, che è stata recapitata alcuni giorni dopo insieme a un certificato di morte senza specificare la causa.
La famiglia cerca di dissuadere la donna, ma senza successo
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, già a luglio il marito della donna aveva scoperto che sua cognata aveva scoperto che la moglie stava cercando assistenza presso una clinica svizzera per il suicidio assistito. La famiglia ha cercato di raggiungere la donna e di farla desistere dalla sua decisione, ma la donna li ha tranquillizzati assicurando loro di aver abbandonato l’idea. La clinica in questione si trova a Basilea e la donna era seguita da uno psichiatra a seguito della morte del loro figlio adolescente nel gennaio 2023 a causa di una malattia degenerativa.
Fonte: La Repubblica