Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Confermata la condanna per Walter Biot: 29 anni e due mesi di reclusione
La Corte di Appello militare di Roma ha confermato la condanna di primo grado per Walter Biot, il capitano di fregata accusato di spionaggio. L’ufficiale della Marina è stato arrestato il 30 marzo 2021 dai carabinieri del Ros per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di cinquemila euro. Dopo una camera di consiglio durata quasi cinque ore, i giudici hanno inflitto a Biot una pena di 29 anni e due mesi. Il pg militare Vincenzo Ferrante aveva chiesto la conferma della condanna a 30 anni. Le accuse a carico di Biot includono rivelazione di segreti militari a scopo di spionaggio, procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio, esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio, procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato e comunicazioni all’estero di notizie non segrete ne’ riservate.
La condanna di primo grado e le prove a carico di Biot
Il tribunale militare della Capitale aveva condannato Biot il 9 marzo scorso a 30 anni di reclusione. Secondo il tribunale, le prove acquisite durante il processo non lasciavano dubbi sulla natura di segreto militare delle informazioni trasmesse da Biot al funzionario russo. Inoltre, gli accertamenti tecnici sui dispositivi sequestrati avrebbero confermato la gravità delle accuse. Biot non è riuscito a fornire alcuna spiegazione credibile o alternativa per scagionarsi dalle prove emerse. La sentenza di primo grado ha sottolineato l’importanza delle informazioni segrete per la preparazione e la difesa dello Stato.
La condanna anche dalla Corte di Assise di Roma
Oltre alla condanna confermata dalla Corte di Appello militare, Biot è stato anche condannato dalla Corte di Assise di Roma. Il 19 gennaio, i giudici della Capitale hanno inflitto all’ufficiale della Marina una pena di 20 anni di carcere. L’inchiesta condotta dalla pm Gianfederica Dito con Michele Prestipino ha portato all’accusa di spionaggio, rivelazione di notizie segrete per la sicurezza nazionale e corruzione. Attualmente, Biot è detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
La conferma della condanna da parte della Corte di Appello militare rappresenta un ulteriore passo nella vicenda giudiziaria di Walter Biot. La gravità delle accuse e la conferma delle prove a suo carico hanno portato a una condanna severa. La sentenza emessa oggi pomeriggio sottolinea l’importanza della tutela dei segreti militari e della sicurezza nazionale.