Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Processo a Budapest per l’insegnante italiana accusata di aggressione
La procura di Budapest ha richiesto undici anni di carcere per Ilaria Salis, l’insegnante italiana di 39 anni e militante antifascista, attualmente in prigione in Ungheria dal febbraio dello scorso anno. L’accusa nei confronti di Salis riguarda la sua partecipazione a scontri con neonazisti europei. Secondo quanto riportato dal sito del giornale ungherese Magyar Nemzet, l’insegnante è entrata in aula con le mani e i piedi ammanettati.
Appello di Tajani per il rispetto dei diritti
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione di Ilaria Salis e ha chiesto al governo ungherese di garantire il rispetto dei diritti della cittadina italiana. Tajani ha sottolineato l’importanza di rispettare le normative comunitarie e ha scritto su un social media: “Chiediamo al governo ungherese di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie, della cittadina italiana Ilaria Salis detenuta in attesa di giudizio”.
La Commissione Europea pronta ad aiutare
Il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, ha dichiarato che la Commissione Europea è disponibile ad aiutare nel caso dell’insegnante italiana. Reynders ha sottolineato che la Commissione è pronta a intervenire nel quadro dei contatti che l’Italia potrebbe avere con l’Ungheria. Tuttavia, il commissario ha precisato di non essere a conoscenza dei dettagli specifici del caso Salis.