Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Un algoritmo per promuovere l’inclusione linguistica
Un nuovo progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca sta cercando di combattere la discriminazione linguistica attraverso l’utilizzo di un algoritmo innovativo. Il progetto, chiamato Empowering Multilingual Inclusive Communication (E-MIMIC), è stato sviluppato da tre università italiane: il Politecnico di Torino, l’Università di Bologna e l’Università di Tor Vergata. L’obiettivo principale del progetto è quello di creare un modello che possa intervenire sui testi amministrativi, eliminando ogni forma di discriminazione.
Un modello per la riformulazione dei testi amministrativi
L’algoritmo sviluppato da E-MIMIC lavora su una vasta quantità di testi amministrativi, individuando e correggendo ogni termine o frase che possa essere considerato discriminatorio. Il sistema permette agli utenti di individuare i segmenti di testo che possono creare discriminazione, non solo di genere, ma anche in base all’età, alla disabilità o alla vista ridotta. Una volta individuati questi segmenti, l’algoritmo propone una riformulazione del testo che elimina ogni forma di discriminazione.
Un approccio basato sulle reti neurali
Il team di ricerca, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha utilizzato reti neurali per creare un classificatore in grado di individuare gli elementi non inclusivi all’interno dei testi. Successivamente, attraverso un processo di decoding, l’algoritmo genera un nuovo testo privo di discriminazioni. Gli utenti hanno la possibilità di intervenire e apportare modifiche al testo proposto, ma solo dopo aver acquisito una maggiore consapevolezza riguardo al linguaggio inclusivo.
Questo progetto rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la discriminazione linguistica. Grazie all’utilizzo di algoritmi avanzati, sarà possibile promuovere una comunicazione più inclusiva e sensibile alle diverse sfaccettature della società.