Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
“Palestina Libera” compare sui muri del Memoriale della Shoah
L’artista aleXsandro Palombo ha reso noto che la scritta “Palestina Libera” con il simbolo della falce e martello è stata lasciata sui muri del Memoriale della Shoah, sul secondo murales intitolato “Binario 21, I Simpson deportati ad Auschwitz”. Questo non è il primo episodio di vandalismo che le opere di Palombo subiscono, in quanto è la quinta volta che le sue creazioni dedicate alla memoria dell’Olocausto vengono prese di mira.
I Simpson e l’Olocausto: un’opera di commemorazione
L’opera di Palombo, realizzata nel gennaio del 2023 in occasione della Giornata della Memoria, ritrae la famiglia Simpson vestita da ebrei deportati ai campi di sterminio. Ieri sera, al Memoriale della Shoah, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dell’80° anniversario dalla deportazione degli ebrei di Milano. L’opera di Palombo è stata creata per sensibilizzare il pubblico sulla tragedia dell’Olocausto e ricordare le vittime.
Un atto di vandalismo che offende la memoria
L’atto di vandalismo che ha colpito il murales di Palombo è stato definito come un gesto offensivo nei confronti della memoria dell’Olocausto. L’artista stesso ha espresso il suo disappunto, sottolineando l’importanza di preservare la memoria storica e di combattere l’antisemitismo. Inoltre, ha dichiarato: “Questo atto vandalico non fermerà il mio impegno nel ricordare l’Olocausto e nell’educare le persone sulla sua importanza. Continuerò a creare opere che promuovono la memoria e la tolleranza”.
In conclusione, l’atto vandalico che ha colpito il murales di aleXsandro Palombo al Memoriale della Shoah è un gesto offensivo nei confronti della memoria dell’Olocausto. L’opera, che ritrae la famiglia Simpson come ebrei deportati, è stata realizzata per commemorare l’80° anniversario dalla deportazione degli ebrei di Milano. Nonostante l’atto di vandalismo, l’artista Palombo ha dichiarato di non fermarsi nel suo impegno di promuovere la memoria e la tolleranza attraverso le sue opere.