Processo Grillo Jr.: Chiesta audizione protetta della presunta vittima

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Processo Grillo Jr.: Chiesta audizione protetta della presunta vittima - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

L’avvocata Giulia Bongiorno chiede audizione protetta per la sua assistita

L’avvocata Giulia Bongiorno ha presentato un’istanza al Tribunale di Tempio Pausania per chiedere che la sua assistita, la studentessa italo-norvegese presunta vittima di una violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo e ai suoi tre amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, sia sentita in audizione protetta. L’udienza è stata aperta questa mattina intorno alle 11.30, ma i giudici hanno sospeso il dibattimento per valutare i certificati medici della ragazza presentati dalla sua legale e allegati all’istanza. Secondo l’avvocata Bongiorno, le condizioni psicologiche della giovane sono così delicate da richiedere una audizione protetta, con la presunta vittima dello stupro che potrebbe essere sentita in aula, oggi e domani, dietro un paravento.

Esposizione traumatizzante per la studentessa durante il controesame

Le prossime udienze saranno cruciali per la studentessa, che sarà chiamata a rispondere al controesame degli avvocati della difesa. Durante queste udienze, la ragazza dovrà affrontare la verifica diretta, in aula, del contenuto dei video che documentano l’accaduto la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 a Porto Cervo, nella villetta della famiglia Grillo. Le immagini, insieme ad altre foto pubblicate sui social, saranno mostrate durante la deposizione della giovane, che si preannuncia come un momento estremamente traumatico per lei.

La deposizione in aula è necessaria nonostante la disponibilità dei verbali

A novembre, le difese dei quattro imputati avevano dichiarato la loro disponibilità ad acquisire i verbali delle dichiarazioni rese dalla studentessa durante l’indagine. Questo avrebbe evitato l’esame, il controesame e la visione dei video da parte della presunta vittima. Tuttavia, sia la Procura che i legali di parte civile hanno risposto che la deposizione in aula è necessaria. Pertanto, la studentessa dovrà affrontare questa prova, che si preannuncia estremamente difficile, per cercare di far luce sulla vicenda e ottenere giustizia.

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