Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Associazioni ambientaliste contrarie all’ingresso nel comitato di gestione del Parco di Portofino
Diverse associazioni di protezione ambientale, tra cui CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano e WWF Italia, hanno preso una posizione netta contro l’ingresso di un proprio rappresentante nel comitato di gestione del Parco di Portofino. Questa decisione è stata presa a causa di un contenzioso in corso sul decreto di perimetrazione del parco, che ha comportato una significativa riduzione dell’area protetta.
Secondo una nota congiunta rilasciata dalle associazioni, il decreto firmato il 6 agosto 2021 dal Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani prevedeva che l’area del parco si estendesse su oltre 5.000 ettari, includendo 11 comuni. Tuttavia, il 10 ottobre 2023, su proposta della Regione Liguria, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha emesso un nuovo decreto che ha ridotto l’area protetta a poco più di 1.000 ettari, interessando solo tre comuni: Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli.
Le associazioni hanno espresso la loro preoccupazione per questa riduzione significativa dell’area protetta e hanno sottolineato che il contenzioso in corso sul decreto di perimetrazione è ancora aperto. Inoltre, hanno evidenziato che la decisione di non far entrare un proprio rappresentante nel comitato di gestione del parco è motivata dalla volontà di non avallare un’istituzione che smentisce le decisioni prese dal Ministero della Transizione Ecologica per la tutela del territorio.
Un contenzioso in corso sul decreto di perimetrazione del Parco di Portofino
Il contenzioso sul decreto di perimetrazione del Parco di Portofino è ancora in corso. Secondo le associazioni ambientaliste, il decreto firmato nel 2021 prevedeva un’area protetta di oltre 5.000 ettari, che comprendeva 11 comuni. Tuttavia, nel 2023, un nuovo decreto ha ridotto l’area protetta a poco più di 1.000 ettari, interessando solo tre comuni: Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli.
Le associazioni hanno evidenziato che questa riduzione significativa dell’area protetta solleva preoccupazioni sulla tutela del territorio e sull’efficacia delle decisioni prese dal Ministero della Transizione Ecologica. Pertanto, hanno deciso di non far entrare un proprio rappresentante nel comitato di gestione del parco, al fine di non avallare un’istituzione che smentisce le stesse decisioni prese dal Ministero.
Le associazioni ambientaliste prendono posizione contro l’ingresso nel comitato di gestione del Parco di Portofino
Diverse associazioni di protezione ambientale, tra cui CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano e WWF Italia, hanno preso una posizione netta contro l’ingresso di un proprio rappresentante nel comitato di gestione del Parco di Portofino. Questa decisione è stata presa a causa di un contenzioso in corso sul decreto di perimetrazione del parco, che ha comportato una significativa riduzione dell’area protetta.
Le associazioni hanno sottolineato che il decreto firmato nel 2021 prevedeva un’area protetta di oltre 5.000 ettari, che comprendeva 11 comuni. Tuttavia, nel 2023, un nuovo decreto ha ridotto l’area protetta a poco più di 1.000 ettari, interessando solo tre comuni: Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli. Questa riduzione dell’area protetta solleva preoccupazioni sulla tutela del territorio e sull’efficacia delle decisioni prese dal Ministero della Transizione Ecologica.
Inoltre, le associazioni hanno evidenziato che il contenzioso sul decreto di perimetrazione del parco è ancora aperto. Pertanto, hanno deciso di non far entrare un proprio rappresentante nel comitato di gestione del parco, al fine di non avallare un’istituzione che smentisce le stesse decisioni prese dal Ministero.