Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Il Pd chiede una verifica dell’operato del presidente Terzi dopo il botta e risposta in Commissione Affari Europei
Dopo il botta e risposta avvenuto ieri in Commissione Affari Europei, il Partito Democratico (Pd) ha deciso di chiedere alla giunta per il regolamento una “verifica” dell’operato del presidente Terzi di Sant’Agata. Questo fatto è avvenuto a seguito del voto di fiducia sul decreto legge energia, quando il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, ha annunciato che verrà richiesta una verifica dell’operato del presidente Terzi per aver partecipato a un voto in Commissione sul salario minimo.
Boccia ha spiegato che questa richiesta è stata formulata in una lettera indirizzata al presidente La Russa, firmata da tutti i presidenti dei gruppi di opposizione. Secondo Boccia, i presidenti di commissione non rappresentano solo un partito, ma l’intero Senato, e quindi devono rispettare le regole. Ha inoltre sottolineato che non è la prima volta che si verificano situazioni del genere e che la maggioranza potrebbe non essere compatta in quel momento.
La replica di Terzi non si è fatta attendere e ha respinto le accuse, affermando di non farsi intimidire. Ha sottolineato di essere un senatore eletto da un certo numero di cittadini e che quindi il suo voto deve essere proposto. Ha anche dichiarato di essere contrario a qualsiasi tentativo di limitare la libertà di espressione di un parlamentare appartenente a una maggioranza.
Scontro tra Fratelli d’Italia e Pd sul salario minimo
La questione del salario minimo ha riaperto lo scontro tra il partito Fratelli d’Italia (FdI) e il Partito Democratico (Pd) in Aula. Questo scontro è avvenuto dopo le tensioni emerse ieri in Commissione Affari Europei. Al termine del voto di fiducia sul decreto legge energia, il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, ha preso la parola per annunciare che verrà richiesta una “verifica” dell’operato del presidente Terzi di Sant’Agata per il suo coinvolgimento in un voto in Commissione sul salario minimo.
Le opposizioni ritengono che il presidente Terzi abbia violato le regole, in quanto i presidenti di commissione rappresentano l’intero Senato e non solo un partito. Pertanto, chiedono che venga rispettata la corretta procedura e che venga effettuata una verifica dell’operato del presidente Terzi.
La replica di Terzi: “Non mi faccio intimidire”
Il presidente Terzi di Sant’Agata ha risposto alle accuse respingendo qualsiasi tentativo di intimidazione. Ha sottolineato di essere un senatore eletto democraticamente e che quindi ha il diritto di esprimere il suo voto. Ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi forma di censura nei confronti di un parlamentare che desidera esprimere la propria posizione all’interno di una maggioranza.
Terzi ha ribadito che non si lascerà intimidire e che continuerà a svolgere il suo ruolo di senatore nel rispetto delle regole e delle istituzioni.