Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Rinnovare il Servizio Sanitario Nazionale: l’importanza dell’innovazione organizzativa
In occasione della seconda edizione dell’Healthcare Innovation Forum a Roma, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone, ha sottolineato l’importanza di un’innovazione organizzativa del sistema sanitario nazionale. Secondo Bellantone, l’attenzione dovrebbe essere rivolta non solo alla rinnovazione strutturale, ma soprattutto alle persone coinvolte nel sistema.
Monitoraggio e valutazione delle strutture ospedaliere
Bellantone auspica un monitoraggio più attento delle singole strutture operative, con una valutazione dell’applicazione delle linee guida nazionali e delle buone pratiche. Propone l’adozione di criteri minimi per autorizzare una struttura ad affrontare una determinata patologia. Questo permetterebbe di garantire standard di qualità uniformi e di migliorare l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale.
Selezione e verifica dei dirigenti ospedalieri
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità sottolinea anche l’importanza di un’innovazione nella selezione e nella verifica dei direttori generali, dei primari ospedalieri e dei direttori di struttura complessa. Bellantone fa notare che i piloti degli aerei sono sottoposti a verifiche periodiche, e quindi non vede perché non si debba fare lo stesso con i primari ospedalieri. Questo garantirebbe un maggior controllo sulla qualità delle prestazioni e una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti ospedalieri.
Pagamenti e norme per i direttori generali
Bellantone evidenzia che i direttori generali sono pagati poco e che ciò rappresenta un deterrente per ricoprire tale ruolo. Propone quindi di aumentare i loro stipendi e di prevedere norme che richiedano l’accesso a tale posizione dopo aver frequentato corsi di laurea e aver acquisito esperienza in altre parti del sistema sanitario. Inoltre, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità suggerisce di abolire lo spoil system, che permette a un ospedale e a un reparto di essere diretti per la durata dell’assessore alla Sanità della Regione di turno. Questo garantirebbe una maggiore stabilità e continuità nella gestione delle strutture ospedaliere.
La bozza del Ddl Calderoli e l’autonomia differenziata
Bellantone ha dichiarato di non voler esprimere un giudizio sulla bozza del Ddl Calderoli riguardante l’autonomia differenziata. Ritiene che sia necessario capire come verrà applicata. Se la riforma dovesse acuire le differenze in materia di sanità tra le regioni, già drammatiche in Italia, allora non sarebbe una soluzione accettabile. Tuttavia, se l’obiettivo fosse quello di ripartire da zero con maggiori garanzie per tutti, allora sarebbe una scelta positiva. Bellantone conclude affermando che bisogna aspettare per comprendere appieno le implicazioni della riforma.