Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Aumento delle vittime civili nei conflitti armati: la Giornata Nazionale per ricordare il dramma
Il 2023 è stato un anno tragico per le vittime civili dei conflitti armati nel mondo. Secondo i dati, il numero di vittime civili è salito a 33.846, un dato che non si registrava dal 2010. Questo aumento è principalmente dovuto al protrarsi del conflitto russo-ucraino e ai nuovi conflitti scoppiati in Medio Oriente dopo gli attentati del 7 ottobre. Oggi si celebra la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, istituita per conservare la memoria dei conflitti passati e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma che vivono i civili coinvolti in guerre e conflitti armati.
L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che rappresenta e tutela in Italia le vittime civili di guerra e le loro famiglie, ha deciso di rilanciare insieme all’ANCi la campagna “Stop alle bombe sui civili”. L’obiettivo è chiedere con forza che le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali già esistenti per la protezione dei civili vengano estesi, attuati e rispettati. Tra questi strumenti di protezione ci sono la Convenzione di Ginevra e i protocolli aggiuntivi, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali e la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità.
Illuminazione di blu per sensibilizzare l’opinione pubblica
Per celebrare la Giornata, oltre duecento Comuni italiani illumineranno di blu le facciate di Municipi, palazzi o monumenti simbolo, esponendo lo striscione “Stop alle bombe sui civili”. Anche istituzioni come Palazzo Chigi, la Farnesina, il Viminale, i principali Ministeri, Palazzo Madama e Montecitorio e molte sedi delle Regioni si uniranno all’iniziativa. Questa iniziativa vuole attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle vittime civili dei conflitti armati e sensibilizzare sulla necessità di proteggerle.
Messaggi di solidarietà e impegno per la pace
In occasione della Giornata, sono giunti messaggi di solidarietà e impegno per la pace da parte di importanti figure istituzionali. Papa Francesco, in conclusione dell’udienza generale, ha ricordato le vittime dei conflitti mondiali e delle guerre attuali, esprimendo la speranza che il loro grido di dolore possa toccare i cuori dei responsabili delle Nazioni e suscitare progetti di pace.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato una dichiarazione, sottolineando l’allarmante aumento delle vittime civili nei conflitti armati e condannando tali fatti come inaccettabili. Ha sottolineato l’importanza di promuovere la cultura della pace e ottenere il rispetto della popolazione civile durante i conflitti armati.
Anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Ministro Antonio Tajani, la Ministra Alessandra Locatelli e il Ministero della Difesa hanno espresso il loro sostegno e condivisione dei valori della Giornata. Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha illuminato Montecitorio e ha invitato la comunità internazionale a condannare fermamente l’aumento delle vittime civili e a impegnarsi per la costruzione della pace.
La Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo è un’importante occasione per ricordare il dramma che vivono i civili coinvolti nei conflitti armati e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggerli. È fondamentale che le istituzioni e la comunità internazionale si impegnino per garantire il rispetto dei diritti dei civili durante i conflitti e per promuovere la cultura della pace.