Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Assolto Paolo Emilio Sisci per difetto di imputabilità
La Corte d’assise di Cosenza ha emesso una sentenza di assoluzione per Paolo Emilio Sisci, il 35enne che lo scorso maggio ha ucciso sua madre con 32 coltellate. La decisione è stata presa sulla base delle argomentazioni del suo avvocato difensore, Roberto Laghi, che ha sottolineato l’incapacità di intendere e volere del suo assistito al momento del crimine.
Accertamenti tecnici e perizia psichiatrica
Durante il processo sono stati effettuati diversi accertamenti tecnici, tra cui l’autopsia sul cadavere della vittima e una perizia psichiatrica per valutare le capacità mentali di Sisci. Il procuratore Valentina Draetta aveva richiesto un’indagine sulla capacità dell’imputato al momento dell’omicidio. La difesa ha presentato un collegio di esperti, composto da un criminologo, un neurologo, uno psichiatra e una psicologa giuridica, per valutare lo stato mentale di Sisci. La perizia psichiatrica, eseguita dal dottor Paolo Emilio De Pasquali, ha evidenziato che con la giusta terapia farmacologica e psicologica, Sisci può essere tenuto sotto controllo e non rappresenta una minaccia per la società.
La difesa chiede la cura invece della punizione
Dopo la lettura della sentenza, l’avvocato Laghi ha espresso la sua soddisfazione per l’assoluzione del suo assistito, sottolineando che Sisci è affetto da una patologia che richiede cure anziché punizione. Ha affermato che Sisci è la prima vittima della sua malattia e che ci sono tutte le condizioni per permettergli di tornare presto in libertà, sottoponendosi a controlli periodici da parte delle strutture presenti sul territorio. Durante l’udienza, erano presenti in aula il padre di Sisci e sua sorella, che sono stati sempre vicini all’imputato.
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