Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
21enne italiano fermato per attacco al consolato Usa di Firenze
Un giovane italiano di 21 anni, di origine giordana, è stato fermato per il lancio di due bottiglie molotov contro il consolato degli Stati Uniti a Firenze. L’attacco è avvenuto nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Firenze, insieme a Polposta e Digos, il giovane sarebbe anche l’autore di un video di rivendicazione inviato a alcuni media. Il fermo è avvenuto dopo una perquisizione nella sua abitazione.
Accuse di terrorismo e porto illegale di esplosivi
Al giovane sono state contestate le accuse di “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi”, aggravato dal fatto di aver commesso l’attacco “in circostanze di tempo (notte) idonee a impedire la pubblica e privata difesa”, e il porto illegale delle due molotov. Secondo la procura, ci sono “gravi indizi di reità” contro il fermato. Le prove raccolte dalle indagini, sia tradizionali che informatiche, indicano con un alto grado di probabilità che il giovane sia responsabile degli atti illeciti, compreso il video di rivendicazione. Il fermo è stato eseguito anche per il concreto pericolo di fuga, dato che si ritiene che il giovane potesse cercare collegamenti all’estero o rifugi sicuri.
La reazione delle autorità e la prosecuzione delle indagini
Le autorità competenti hanno preso seriamente l’attacco al consolato Usa di Firenze e hanno agito prontamente per individuare e fermare il responsabile. Le indagini sono state condotte in modo coordinato dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Firenze, insieme a Polposta e Digos, sotto la supervisione della Dda fiorentina. Le prove raccolte finora indicano che il giovane fermato sia l’autore dell’attacco e del video di rivendicazione. Le indagini proseguiranno per accertare eventuali complici o ulteriori dettagli sull’attacco.