“Robotica personalizzata per riabilitazione e cura: il futuro della medicina”

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"Robotica personalizzata per riabilitazione e cura: il futuro della medicina" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Fit for Medical Robotics: La ricerca per una riabilitazione avanzata

Il progetto “Fit for Medical Robotics”, coordinato dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), sta cercando di dimostrare scientificamente l’efficacia delle tecnologie robotiche nel percorso riabilitativo dei pazienti. L’obiettivo è quello di determinare quale sia l’utilizzo più efficace di queste tecnologie, allo stesso modo in cui si prescrive un farmaco. A un anno dall’inizio del progetto, i ricercatori hanno presentato i primi risultati e le tecnologie che verranno utilizzate nelle strutture sanitarie.

Tecnologie avanzate per la riabilitazione e la cura

Attualmente, le tecnologie robotiche per la riabilitazione, come gli esoscheletri e le protesi degli arti, i sensori indossabili e gli algoritmi di intelligenza artificiale, sono oggetto di ricerca avanzata. Tuttavia, sono ancora utilizzate solo in singoli centri e in piccoli studi sperimentali, che offrono risultati promettenti ma non permettono di analizzare in modo sistematico l’efficacia clinica di queste tecnologie.

Una ricerca sinergica tra ingegneri e clinici

Il progetto “Fit for Medical Robotics” rappresenta la prima ricerca in Italia che connette sinergicamente ingegneri e clinici in oltre 50 diversi studi. Più di 2.000 pazienti sono coinvolti in più di 25 strutture sanitarie in tutto il paese. I centri clinici, le università e le aziende coinvolte operano insieme grazie a un finanziamento di 126 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

L’importanza della persona al centro

L’obiettivo principale del progetto è dimostrare che le tecnologie robotiche possono fornire un supporto efficace lungo tutto il percorso di cura, dalla prevenzione all’assistenza domiciliare. Loredana Zollo, professore ordinario di Bioingegneria e preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Biomedico, sottolinea che la sfida del progetto è dimostrare l’efficacia delle tecnologie robotiche per diverse fasi del processo riabilitativo, per diverse patologie, tipologie di pazienti e fasce di età. Inoltre, il progetto sta progettando le componenti hardware e software per la futura generazione di robot.

Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, sottolinea che il progetto pone al centro la persona, utilizzando le tecnologie robotiche per sviluppare soluzioni innovative che migliorano la qualità della vita dei pazienti e dei caregiver. Maria Cristina Messa, direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi, evidenzia che il progetto permette di utilizzare al meglio le tecnologie e la digitalizzazione per la cura e l’assistenza a lungo termine.

Christian Cipriani, professore ordinario di Bioingegneria industriale della Scuola Superiore Sant’Anna e direttore scientifico del progetto, sottolinea che la sinergia tra i partner è il motore del progetto, che mira a cambiare i modelli riabilitativi e assistenziali utilizzando nuove tecnologie robotiche e digitali.

Il progetto “Fit for Medical Robotics”, coordinato dal Cnr, coinvolge 24 partner, tra cui università, centri di ricerca, Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) e aziende. L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per la riabilitazione e la cura utilizzando le tecnologie robotiche.

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