Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
La famiglia di Ilaria Salis spera negli arresti domiciliari in Ungheria
La famiglia di Ilaria Salis, la 39enne milanese detenuta a Budapest, ha espresso la speranza che le autorità ungheresi concedano gli arresti domiciliari. Secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, se la famiglia avesse chiesto gli arresti domiciliari fin dall’inizio, avrebbero potuto evitare tutto questo. Tuttavia, il padre di Ilaria, Roberto Salis, ha risposto alle dichiarazioni del ministro affermando che preferisce un atteggiamento diverso e che le istituzioni dovrebbero controllare bene i fatti prima di fare certe dichiarazioni. La famiglia spera che il giudice ungherese conceda gli arresti domiciliari e che possano poi essere trasferiti in Italia per scontare la pena.
Il governo italiano lavora per la sicurezza di Ilaria Salis
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che il governo italiano sta lavorando per garantire la sicurezza di Ilaria Salis. Tajani ha sottolineato che il governo ha chiesto un processo equo e rapido e ha evidenziato che la corte di Budapest ha anticipato l’udienza a marzo, dimostrando la volontà della magistratura di accelerare i tempi del processo come richiesto dal governo italiano. La famiglia di Ilaria è preoccupata per la sua sicurezza, sia in carcere che se ottenesse gli arresti domiciliari in Ungheria.
La famiglia di Ilaria Salis considera di trasferirsi in Ungheria
La famiglia di Ilaria Salis sta valutando la possibilità di trasferirsi in Ungheria. Secondo il padre di Ilaria, Roberto Salis, l’ipotesi di andare a vivere in Ungheria è stata considerata perché gli arresti domiciliari in Ungheria sono un passaggio obbligato per sperare di ottenere gli arresti domiciliari in Italia. La famiglia sta lavorando con il loro avvocato per trovare una soluzione logistica ottimale e presentare la domanda entro la fine del mese. Tuttavia, ci sono ancora ostacoli da superare, come la cauzione di 51.000 euro e la necessità di un posto sicuro e sorvegliato. La famiglia ha notato alcuni miglioramenti nel trattamento carcerario di Ilaria, ma sono ancora necessarie le traduzioni in italiano di documenti fondamentali per la difesa. La prossima udienza è stata anticipata al 28 marzo e la famiglia spera che il presidente della Repubblica intervenga per garantire un trattamento equo per Ilaria, considerando che un altro cittadino italiano coinvolto nello stesso procedimento è stato posto agli arresti domiciliari in Italia.