Ultimo aggiornamento il 15 Febbraio 2024 by Redazione
Confermato il fermo di uno degli indagati per violenza sessuale di gruppo a Catania
Il fermo di uno degli indagati per la violenza sessuale di gruppo avvenuta il 30 gennaio nella Villa Bellini di Catania è stato confermato. L’indagine coinvolge sette egiziani, di cui sei detenuti e uno agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari per i minorenni, nell’ambito degli atti urgenti disposti dalla Procura di Catania. L’indagato, accusato di essere uno dei due violentatori, si è rivelato essere minorenne, non maggiorenne come inizialmente si pensava. Il gip distrettuale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lui.
Udienza per la richiesta di annullamento del provvedimento cautelare
Oggi si è tenuta davanti al Tribunale del riesame l’udienza per la richiesta di annullamento del provvedimento cautelare presentata dai legali di tre dei cinque indagati maggiorenni. Due di loro sono attualmente detenuti, mentre uno è agli arresti domiciliari. I tre indagati hanno sostenuto di non aver preso parte all’aggressione, nemmeno a quella del fidanzato minorenne della vittima, che è stato picchiato e minacciato. Contestano l’accusa e spiegano di essere intervenuti solo dopo aver sentito le urla della 13enne. Uno di loro ha dichiarato di aver cercato di aiutare la vittima, senza però riuscirci. La Procura, rappresentata dalla Pm Anna Trinchillo, ha ribadito la richiesta di convalidare integralmente il provvedimento emesso dal gip.
Ricorso presentato per uno degli indagati minorenni
Il legale di uno dei due indagati ancora minorenni ha presentato un ricorso al Tribunale per il riesame per i minorenni contro l’ordinanza del gip emessa nei confronti del suo assistito. L’udienza per il ricorso deve ancora essere fissata. La Procura di Catania, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, ha condotto le indagini in collaborazione con i Carabinieri del comando provinciale di Catania.