Peste bubbonica: l’esperto rivela il ruolo chiave dei gatti nella trasmissione all’uomo

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Peste bubbonica: l'esperto rivela il ruolo chiave dei gatti nella trasmissione all'uomo - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2024 by Redazione

La peste bubbonica: una malattia debellata in Europa

La peste bubbonica, una malattia infettiva causata dal batterio Yersinia pestis, è stata debellata in Europa. Questo è quanto afferma Nicola Decaro, direttore del dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Bari e presidente del College europeo di Microbiologia e veterinaria. In risposta al recente caso di peste bubbonica segnalato in Oregon, negli Stati Uniti, Decaro rassicura: “In Europa, la peste non esiste. È stata debellata. Non si descrivono casi di peste dalla seconda guerra mondiale. Niente panico”.

La natura della peste bubbonica

La peste bubbonica è una malattia grave che colpisce gli esseri umani. Il batterio Yersinia pestis attacca i linfonodi, causando l’ulcerazione e l’aumento di volume degli stessi. Questa forma di peste è chiamata “bubbonica”. In passato, la malattia ha causato epidemie devastanti, soprattutto a seguito del contatto con ratti infetti e le pulci che li infestano. Tuttavia, la peste bubbonica è scomparsa dalle nostre latitudini ed è presente solo in alcune parti dell’Asia, dell’Africa, del Sudamerica e degli Stati Uniti, dove esistono specie suscettibili che rendono difficile debellarla.

Il ruolo dei gatti nella trasmissione della malattia

I gatti possono occasionalmente infettarsi per contatto con ratti infetti o per la puntura di una pulce del ratto. Anche se i gatti possono sviluppare la malattia come gli esseri umani, la trasmissione dell’infezione all’uomo avviene principalmente attraverso le lesioni sviluppate dal gatto, piuttosto che tramite le pulci. È importante notare che i cani possono anche trasmettere la malattia, ma in misura minore rispetto ai gatti, poiché sono i roditori a essere preda dei gatti. Tuttavia, la malattia è un evento raro e negli ultimi 50 anni negli Stati Uniti si sono registrati solo 500 casi di peste nell’uomo, di cui solo il 10% è stato trasmesso con certezza dai gatti.

La peste bubbonica è meno mortale rispetto al passato grazie agli antibiotici, ma è comunque necessaria una diagnosi precoce per garantire un trattamento efficace. Il batterio Yersinia pestis è aggressivo e può rapidamente peggiorare le condizioni cliniche del paziente. Pertanto, è fondamentale individuare tempestivamente la malattia per poter intervenire prontamente.

Come conclusione, è importante sottolineare che la peste bubbonica è una malattia debellata in Europa. Non ci sono casi riportati dalla seconda guerra mondiale e non c’è motivo di panico. Tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi a un veterinario se si torna da una zona endemica con un gatto e si manifestano sintomi di malattia. La peste bubbonica è un evento raro, ma è meglio essere prudenti quando si tratta della salute dei nostri amici a quattro zampe.

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