Fibromi uterini: a Roma donne chiedono alternative al bisturi

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Fibromi uterini: a Roma donne chiedono alternative al bisturi - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2024 by Redazione

Alessandro Fasciani: Dare Voce alle Donne con Fibromi Uterini

Alessandro Fasciani, responsabile dell’attività day surgery dell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, ha sottolineato l’importanza di dare voce alle donne che affrontano i problemi legati ai fibromi uterini. In un’intervista all’Adnkronos Salute, ha evidenziato come le donne cercano risposte alternative alla chirurgia e condividano le proprie esperienze sui social, creando una rete di supporto e informazioni. L’evento in programma il 23 febbraio al museo Maxxi di Roma si propone di mettere al centro questa realtà eterogenea.

In Italia, i fibromi uterini rappresentano una delle patologie ginecologiche più diffuse, con conseguenze significative sulla salute delle donne, dall’abbondante sanguinamento ai problemi legati alla fertilità. Spesso, la soluzione proposta è l’intervento chirurgico, ma le implicazioni psicologiche di questa scelta possono essere pesanti, considerando ad esempio l’asportazione dell’utero. Fasciani ha evidenziato come, nonostante l’assenza di un’associazione specifica sui fibromi uterini in Italia, le donne si rivolgano al web alla ricerca di informazioni e supporto.

Prevalenza e Trattamento dei Fibromi Uterini

Secondo i dati del ministero della Salute, l’incidenza dei fibromi uterini aumenta con l’età, raggiungendo un picco tra i 40 e i 50 anni. Le stime sulla prevalenza variano in base alle metodiche diagnostiche utilizzate, ma in generale si stima che tra un terzo e metà delle donne ultraquarantenni presenti miomi uterini. Fasciani ha evidenziato come alcune donne condividano apertamente sulle piattaforme social le proprie esperienze post-intervento, diventando punti di riferimento nonostante non siano professioniste del settore.

Il focus dell’evento è sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di affrontare apertamente il tema dei fibromi uterini e promuovere soluzioni meno invasive e mutilanti rispetto alla chirurgia tradizionale. Attualmente, una donna su tre opta per l’embolizzazione come alternativa alla chirurgia, ma rimane ancora una percentuale significativa di donne con fibromi non risolti. Fasciani ha sottolineato l’importanza di creare un percorso multidisciplinare coinvolgendo le donne, i ginecologi e i radiologi per affrontare in modo completo e personalizzato questa patologia diffusa.

“Oggi siamo a una donne su tre che sceglie l’alternativa dell’embolizzazione rispetto alla chirurgia tradizionale, ma noi dobbiamo creare una squadra – le donne, il ginecologo, il radiologo – e costruire con loro un percorso virtuoso e multidisciplinare. Non possiamo constatare che ancora 4 donne su 10 hanno i fibromi uterini non risolti”, ha concluso Fasciani.

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