Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 by Redazione
La ricostruzione dell’accaduto a Rosazza
Secondo quanto riportato da La Stampa, la pistola coinvolta nel tragico incidente che ha visto coinvolto Emanuele Pozzolo durante la notte di Capodanno a Rosazza, è stata sempre sotto il controllo del deputato di FdI. La versione fornita da Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro, è emersa dagli atti dell’indagine e fornisce dettagli sulla dinamica degli eventi.
- “La pistola è sempre stata in mano a Pozzolo”.
La dinamica dello sparo e il coinvolgimento di Morello
Nel momento in cui è avvenuto lo sparo, secondo quanto riportato dal quotidiano, Morello si trovava accanto a Pozzolo sul lato sinistro, in piedi su un tavolo. Dopo il colpo, Pozzolo avrebbe lasciato cadere l’arma spaventato, e sarebbe stato il caposcorta a raccoglierla per evitare che urtasse il tavolo.
- “Istintivamente l’ho presa in mano per evitare che urtasse il tavolo. Essendo ancora calda e fumante ho percepito il calore sulla mano e l’ho appoggiata sul piano del tavolo”.
Il coinvolgimento di Morello nel soccorso e nella gestione dell’arma
Successivamente allo sparo, Morello avrebbe preso in mano la situazione, assicurandosi di allontanare Pozzolo dall’arma rimasta sul tavolo e collaborando al soccorso del ferito. Il caposcorta ha dichiarato di aver ricevuto l’arma da suo figlio per motivi di sicurezza e di averla temporaneamente posizionata su una mensola a muro.
- “Mi sono assicurato di allontanare Pozzolo dall’arma rimasta sul tavolo per poi collaborare a soccorrere il ferito. Mio figlio me l’ha consegnata dicendomi di ritirarla per sicurezza. L’ho presa e non sapendo dove custodirla l’ho appoggiata su di una mensola a muro, in alto”.