Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 by Redazione
Il Castello delle Cerimonie: Disdette in Serie
Il Grand Hotel “La Sonrisa”, conosciuto come “Il Castello delle Cerimonie”, sta affrontando un duro colpo dopo essere stato confiscato e affidato al comune di Sant’Antonio Abate. Le coppie di sposi che avevano programmato di celebrare le proprie nozze presso il famoso ristorante-hotel stanno annullando le prenotazioni in massa, causando un’importante perdita economica per la struttura.
Tra coloro che hanno già inviato gli inviti per i matrimoni in programma, l’incertezza e la delusione sono palpabili. Ilaria Abagnale, sindaca del comune, si trova ad affrontare una situazione complessa, con numerosi clienti che contattano con ansia la reception in cerca di chiarimenti e soluzioni.
Preoccupazioni dei Dipendenti e delle Famiglie Coinvolte
Oltre alle coppie di futuri sposi deluse dalle disdette, sono soprattutto i dipendenti dell’hotel a vivere un momento di grande incertezza per il proprio futuro. Con circa 150 dipendenti tra contratti fissi e stagionali, il “Castello delle Cerimonie” rappresenta una fonte di reddito fondamentale per numerose famiglie della zona.
La preoccupazione per la continuità lavorativa si fa sempre più pressante, considerando l’impatto economico che le cerimonie organizzate presso l’hotel hanno sull’intera comunità di Sant’Antonio Abate. La richiesta di un incontro con la sindaca Abagnale da parte dei dipendenti testimonia l’urgente necessità di trovare soluzioni per garantire la stabilità occupazionale e il sostegno alle famiglie coinvolte.
Appello dei Dipendenti alla Sindaca Abagnale
In un gesto di unità e preoccupazione per il proprio futuro lavorativo, i dipendenti dell’“Hotel La Sonrisa” si sono riuniti e si sono diretti verso il Comune di Sant’Antonio Abate. Chiedono con forza di essere ricevuti da Ilaria Abagnale, sindaca del comune, per esporre le proprie preoccupazioni e sollecitare un intervento che possa garantire la continuità delle attività dell’hotel, vitale per l’economia locale e per il sostentamento di centinaia di famiglie.
La situazione attuale mette a rischio non solo il nostro lavoro, ma anche il benessere delle nostre famiglie. Chiediamo alla sindaca Abagnale di ascoltarci e di agire tempestivamente per salvaguardare il nostro futuro e quello dell’intera comunità, affermano i dipendenti in attesa di essere ricevuti dalle istituzioni locali.