Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2024 by Redazione
Vandalismo contro le pietre d’inciampo a Milano
Nella notte sono state nuovamente vandalizzate le sei pietre d’inciampo a Milano, dedicate alla memoria degli 11mila bambini palestinesi morti a Gaza. Queste pietre, realizzate dalla Camera del Non Lavoro in occasione della Giornata della Memoria il 27 gennaio, erano già state imbrattate lo scorso 13 febbraio. La denuncia arriva da Adl Cobas Lombardia, che ha annunciato su social media un presidio per venerdì alle 18:30 per ripristinare le pietre danneggiate.
“Vogliamo rimettere le pietre vandalizzate e invitiamo anche Ghali e Dargen D’Amico che ringraziamo per aver spezzato il muro di omertà sulla questione palestinese parlandone al festival di Sanremo,*” ha dichiarato l’associazione.
Contestazione e polemiche
Adl Cobas ha evidenziato che questo atto vandalico arriva dopo le dichiarazioni del comitato Pietre Inciampo riportate sul sito ufficiale della comunità ebraica di Milano, sostenendo che tali pietre non dovrebbero essere chiamate in quel modo. “Un po’ ce l’aspettavamo a ridosso della manifestazione nazionale del 24 febbraio a Milano, di cui Adl Cobas è tra i promotori,” ha commentato il portavoce Riccardo Germani. Questo episodio si inserisce in un contesto di negazionismo e tensioni legate alla denuncia del genocidio palestinese e alla lotta contro le guerre.
Mobilitazione e impegno civile
L’episodio di vandalismo contro le pietre d’inciampo a Milano ha suscitato indignazione e richieste di ripristino da parte di Adl Cobas Lombardia. L’associazione ha annunciato un presidio per riparare i danni subiti e ha invitato personalità pubbliche a partecipare all’azione. La vicenda evidenzia la sensibilità e l’importanza della memoria storica, nonché la necessità di difendere i luoghi e i simboli che ricordano tragedie e ingiustizie del passato.