In ricordo del naufragio di Cutro: l’opera di denuncia della street artist Laika

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In ricordo del naufragio di Cutro: l'opera di denuncia della street artist Laika - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 26 Febbraio 2024 by Giordana Bellante

L’opera di denuncia di Laika
Per commemorare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro avvenuto un anno fa, la famosa street artist Laika ha realizzato una nuova installazione artistica sulle stesse acque dove sono emersi i corpi di 94 migranti, di cui 35 erano minori, senza contare i dispersi. L’opera, una scultura galleggiante di 4 metri per 2, raffigura un giovane migrante in lotta per la sopravvivenza in mare, con al centro la scritta “Never again”.

Il dramma nel Mediterraneo
Laika ha espresso la sua profonda preoccupazione riguardo alla situazione nel Mediterraneo, definito come un vero e proprio cimitero per migliaia di vite. Dopo la tragedia di Cutro, i decessi in mare sono aumentati a una media di circa 7 al giorno, in parte a causa delle restrizioni imposte ai soccorsi dalle autorità governative. L’artista ha criticato aspramente le politiche europee che non tengono conto della disperazione delle persone costrette a fuggire dai propri paesi in cerca di salvezza, sottolineando che dal 2014 più di 28.000 individui hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.

La necessità di un “SAFE PASSAGE”
A un anno di distanza dalla tragedia di Cutro, le indagini per mancato soccorso sono ancora in corso e molte vittime sopravvissute si vedono negato il diritto al ricongiungimento familiare. Laika ha sottolineato l’importanza di creare canali legali e sicuri per coloro che cercano rifugio da conflitti, povertà e violazioni dei diritti umani, proclamando la necessità di un “SAFE PASSAGE” per evitare ulteriori tragedie in mare. Concludendo con l’appello *”Never Again”, l’artista ha chiuso il suo intervento con una forte denuncia e un chiaro messaggio di speranza per un cambiamento nell’approccio alle migrazioni nel Mediterraneo.*

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