L’Imprenditoria in Italia: Il Ruolo dei Migranti nel 2011-2022

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L'Imprenditoria in Italia: Il Ruolo dei Migranti nel 2011-2022 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 by Giordana Bellante

Nel periodo 2011-2022, mentre le imprese gestite da italiani hanno sperimentato una flessione del 5%, la situazione si è completamente capovolta per quelle condotte da migranti, che hanno registrato un notevole e inaspettato aumento del 42,7%. Questo fenomenale trend ha portato il numero totale di imprese gestite da migranti a toccare quota 647.797 entità entro la fine del 2022, rappresentando così una significativa percentuale del 10,8% del totale nazionale, rispetto al modesto 7,4% registrato nel 2011. Questi sorprendenti dati emergono dal rapporto intitolato ‘Immigrazione e Imprenditoria in Italia e in Europa’, creato da Idos in collaborazione con Cna.

Distribuzione Geografica delle Imprese Gestite da Immigrati

Le imprese gestite da immigrati risultano essere particolarmente concentrate nelle regioni centro-settentrionali dell’Italia, rappresentando il 77,3% del totale. Tuttavia, non bisogna dimenticare la presenza di attività imprenditoriali migranti anche nel Sud del Paese, con la Lombardia e il Lazio che emergono come i veri epicentri di queste attività, contando rispettivamente 124.000 e 81.000 imprese.

Il Profilo dell’Imprenditore Immigrato in Italia

Tra gli immigrati, le ditte individuali dominano nettamente il panorama imprenditoriale, costituendo quasi tre quarti di tutte le attività gestite da migranti, pari al 74,1% . Negli ultimi anni, si è però assistito a un consolidamento della base imprenditoriale immigrata, con un evidente aumento delle società di capitale, che rappresentano ora il 18,4% del totale .

Settori Chiave e Profilo Demografico degli Imprenditori Immigrati

I servizi rappresentano il fulcro principale delle attività gestite dagli immigrati in Italia, costituendo il 59,0% del totale. In particolare, il settore del commercio primeggia con il 31,8%, seguito da vicino dall’edilizia con il 23,9%. È interessante notare che l’82,0% dei titolari di imprese immigrate proviene da regioni al di fuori dell’Unione Europea, con una netta prevalenza di nazionalità come i marocchini , i romeni e i cinesi .

Le donne immigrate si stanno affermando come una componente significativa e in crescita dell’imprenditoria, rappresentando il 24,6% del totale e concentrandosi principalmente nel settore dei servizi. Infine, è degno di nota che il 75,8% degli imprenditori immigrati ha meno di 50 anni, sottolineando la vitalità e la dinamicità di questa comunità imprenditoriale.

Attraverso queste considerazioni, emergono chiare opportunità per l’Italia nel sostenere e consolidare il sistema delle imprese immigrate sul territorio nazionale, visto il loro ruolo fondamentale come ponte tra l’economia italiana e i mercati dei paesi di origine degli imprenditori migranti. Un’occasione importante per promuovere una integrazione economica e sociale più profonda e proficua per entrambe le parti coinvolte.

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