La Mancata Segnalazione delle Questioni Infrastrutturali del Ponte Morandi

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La Mancata Segnalazione delle Questioni Infrastrutturali del Ponte Morandi - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Marzo 2024 by Francesca Monti

Testimonianza di Giacomo Giampedrone, ex Assessore Regionale

Nel corso di un’audizione come testimone citato dalla difesa, l’ex assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha dichiarato di non aver mai ricevuto da Aspi indicazioni riguardanti problemi infrastrutturali sul ponte Polcevera, né mai gli è stato chiesto di imporre limitazioni al traffico per motivi di sicurezza. Risalente al 2017, la testimonianza è emersa da un’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd Paita e Ferrando, i quali cercavano informazioni sulle condizioni di sicurezza del Morandi. Giampedrone ha riferito di aver avuto un contatto informale con il direttore di tronco Marigliani, uno dei 58 imputati, il quale aveva assicurato che i lavori in corso non riguardavano elementi strutturali, ma che eventuali interventi di quel tipo sarebbero stati programmati per il 2018.

Assenza di Segnalazioni Ufficiali Precedenti al Crollo

L’ex assessore ha precisato di non aver mai ricevuto comunicazioni ministeriali riguardanti problemi al ponte Morandi, né di essere stato informato da Aspi riguardo a eventuali limitazioni al traffico per motivi di sicurezza. Inoltre, ha sottolineato che non erano in corso interventi di consolidamento strutturale al momento dei fatti. Nonostante la richiesta di Paita di una risposta formale scritta, Giampedrone ha spiegato che la sua risposta durante l’assemblea era considerata “ultronea” rispetto al ruolo istituzionale prestabilito.

Gestione di Eventuali Emergenze da Parte della Regione

Giampedrone ha chiarito che se fosse stata richiesta l’attuazione di limitazioni al traffico, la Regione avrebbe collaborato attivamente gestendo la situazione esterna e comunicando con lo Stato tramite la prefettura. In caso di chiusura da parte di Aspi, sarebbe stato necessario attivare un tavolo emergenziale per intervenire in tempo e gestire l’impatto sul traffico e sulle persone coinvolte. Il dibattito in aula ha gettato luce su questioni cruciali legate alla comunicazione e alla gestione delle infrastrutture, focalizzandosi sulle responsabilità istituzionali e sulle procedure di sicurezza necessarie per prevenire tragedie come il crollo del Ponte Morandi.

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