Ultimo aggiornamento il 25 Marzo 2024 by Francesca Monti
La Deliberazione del Consiglio di Istituto della Iqbal Masih
Il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih di Pioltello ha preso una decisione netta e unanime riguardo alla chiusura della scuola in occasione della festa per la fine del Ramadan. Questa scelta è stata basata esclusivamente su motivazioni didattiche e non religiose, e mira a evitare aule vuote e interruzioni del programma scolastico. La decisione è stata rivista a seguito di una delibera precedentemente dichiarata irregolare dall’ufficio scolastico regionale, evidenziando la necessità di razionalizzare le motivazioni alla base delle sospensioni delle lezioni.
Il Contesto della Modifica della Delibera
La modifica della delibera è stata essenziale per sottolineare che la decisione di chiudere la scuola durante il Ramadan era motivata esclusivamente da considerazioni didattiche, specificamente legate al possibile alto numero di assenze degli studenti in quel periodo. Questa revisione è stata una risposta alle critiche ricevute e al chiarimento richiesto dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, sulla coerenza e la chiarezza della prima delibera. Dopo un voto unanime del consiglio docenti e del Consiglio di istituto, la decisione è stata ulteriormente solidificata, rispondendo alle richieste di chiarimento emerse a seguito della pubblicizzazione della vicenda.
Tensioni e Dibattiti Attorno alla Decisione
L’annuncio della chiusura della scuola durante il Ramadan ha scatenato un acceso dibattito non solo a livello politico, ma anche tra i genitori degli studenti della scuola Iqbal Masih. Mentre alcuni genitori hanno appoggiato fermamente la sospensione delle lezioni, altri si sono dichiarati contrari, sottolineando che le loro opinioni non erano necessariamente influenzate dalla propria fede religiosa. Anche il parere dei parroci di Pioltello è stato espresso tramite una lettera che ha approvato la scelta della scuola come legittima e coerente con il contesto territoriale. Nonostante ciò, ispettori inviati dal ministero hanno individuato difetti tecnici nella delibera originale, ponendo l’accento sull’importanza di una motivazione didattica chiara e precisa.
Riscontri e Risposte
Alessandro Fanfoni, il dirigente scolastico, ha affrontato una serie di insulti e minacce in seguito alla controversia generata dalla delibera iniziale. In risposta alle richieste di revisione e chiarimento, il Consiglio di istituto ha lavorato per colmare le lacune rilevate dagli ispettori ministeriali, confermando e giustificando la decisione di chiudere la scuola durante il Ramadan. Mentre all’esterno dell’Istituto si sono tenuti presidi di sostegno da parte dei sindacati e della Camera del Lavoro di Milano, ciò che emerge è una complessa rete di opinioni, critiche e difese intorno a una decisione apparentemente didattica ma fortemente contestata.