Ultimo aggiornamento il 5 Aprile 2024 by Francesca Monti
L’incontro con il Santo Padre
Il cardinale Angelo Becciu, dopo un incontro con il Santo Padre, rivela di non avere il coraggio di partecipare alla Messa per non oscurare la dignità e la lucentezza dei suoi confratelli cardinali. In una lettera al cardinale Giovanni Battista Re, Becciu esprime dolore per sentirsi costretto ad astenersi dalla celebrazione religiosa a causa di un’ingiusta condanna che macchia la sua reputazione.
La difesa dell’innocenza
Nella missiva, visionata dall’ANSA, il cardinale Becciu ribadisce con fermezza la sua innocenza, sottolineando come nessuna prova sia stata presentata contro di lui di fronte al tribunale. Con determinazione, egli si appella al suo status di vittima di un’ingiustizia che mette in discussione la sua integrità e la sua reputazione in ambito ecclesiastico.
La lotta contro le accuse infondate
Angelo Becciu si erge a difensore della sua onorabilità, sfidando le accuse che gravano pesantemente su di lui. La sua decisione di non partecipare alla Messa, pur con grande sofferenza personale, rappresenta un atto di protesta contro ciò che lui percepisce come un’ingiusta macchia sulla sua dignità e il suo operato all’interno della Chiesa.
La mantenuta innocenza
Nonostante le circostanze avverse e le pressioni esterne, il cardinale Becciu si mostra saldo nella sua posizione e nella convinzione della sua innocenza. La mancanza di prove a suo carico lo rafforza nella sua determinazione a difendere la sua reputazione e a ribadire la sua fedeltà ai valori e ai principi che lo hanno guidato nella sua carriera ecclesiastica.
Una testimonianza di integrità
La lettera del cardinale Angelo Becciu al decano del Collegio cardinalizio è un atto di coraggio e di trasparenza, nel tentativo di far luce su una situazione ingiusta e diffamatoria che lo vede coinvolto. Attraverso le sue parole, traspare la voglia di difendere la sua integrità e di restituire l’immagine di un uomo di fede vittima di accuse infondate.
La ricerca della verità
Il cardinale Becciu si pone come difensore della verità e della giustizia, sottolineando la necessità di fare piena luce sui fatti per dimostrare la sua innocenza e riabilitare la sua reputazione. In un contesto di voci contrastanti e di giudizi affrettati, egli si impegna a non lasciare che l’ingiustizia e la cattiva informazione prevalgano sulla sua dignità e sul suo operato pastorale.