Ultimo aggiornamento il 6 Aprile 2024 by Francesca Monti
Nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla magistratura barese, è emersa la possibilità di un’organizzazione finalizzata alla compravendita dei voti, progettata in vista delle elezioni comunali di Bari e delle elezioni Europee del giugno 2024. Secondo quanto riportato dagli atti investigativi, il gruppo responsabile di tali pratiche illecite risultava essere ben consolidato e altamente organizzato, aumentando così il rischio di ricadute in comportamenti illegali, come evidenziato dal giudice per le indagini preliminari che ha fatto riferimento a una informativa dei carabinieri datata 13 marzo 2024.
I dettagli dell’inchiesta e le misure adottate
L’informativa redatta dai carabinieri è stata inclusa negli atti dell’indagine che ha portato, lo scorso 4 aprile, all’esecuzione di dieci provvedimenti cautelari, tra cui otto arresti e due divieti di dimora, per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale in occasione delle elezioni amministrative di Grumo Appula e Triggiano, nonché del Consiglio regionale pugliese. Un coinvolgimento significativo è emerso anche riguardo all’assessora regionale Anita Maurodinoia, indagata nell’ambito dell’inchiesta e che ha tempestivamente rassegnato le dimissioni dalla carica e dal Partito Democratico.
Focus sull’attualità degli accertamenti e sul pericolo di recidiva
La gip Paola Desantis, nel provvedimento cautelare emesso, si è soffermata sulle indagini in corso riguardanti il gruppo criminale coinvolto, sottolineando che permane il pericolo concreto di ricadere in attività illecite, rappresentando un imminente rischio di commissione di nuovi reati. La magistrata ha fatto riferimento anche all’informativa datata 13 marzo 2024 e ai relativi allegati, che confermano la necessità di vigilare attentamente sull’attività del gruppo per prevenire eventuali azioni illegali in futuro.