Un’Iniziativa contro la Nato: Protesta al Teatro San Carlo di Napoli

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Un'Iniziativa contro la Nato: Protesta al Teatro San Carlo di Napoli - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 7 Aprile 2024 by Francesca Monti

Nel cuore di Napoli, al Teatro San Carlo, al termine della rappresentazione della ‘Gioconda’, si è consumata una protesta avvenuta ad opera degli attivisti del Laboratorio Insurgencia. La loro azione ha preso forma nel calare uno striscione con la scritta “Fuori la Nato da Napoli“, dando voce a un sentimento di forte opposizione nei confronti della presenza e delle celebrazioni legate all’organizzazione NATO.

La Motivazione

I promotori dell’iniziativa hanno espresso con fermezza le loro motivazioni dietro alla protesta. Essi hanno dichiarato di voler esprimere un netto dissenso nei confronti dell’organizzazione del concerto previsto per festeggiare il 75° anniversario del patto atlantico, ospitato proprio al Teatro San Carlo per volere del sindaco. In un momento storico pervaso da tensioni e da eventi tragici, come il genocidio in corso e le guerre alle frontiere dell’Europa, alimentate in parte dall’azione della Nato, essi ritengono inaccettabile che le istituzioni celebrino un’alleanza militare che potrebbe portare il mondo verso una guerra globale devastante.

La Manifestazione

Nonostante le avvertenze e i divieti imposti dalle autorità locali, i promotori della protesta hanno annunciato la loro presenza in piazza durante le celebrazioni del giorno successivo, con un presidio promosso per le ore 18.00. L’obiettivo è chiaro e inequivocabile: dire no alla guerra, opporsi alla presenza di basi militari sul territorio e fermare il genocidio in corso, manifestando così il loro fermo rifiuto nei confronti delle politiche belliche promosse dall’organizzazione NATO.

L’episodio al Teatro San Carlo di Napoli si inserisce in un contesto più ampio di crescente opposizione e critica nei confronti delle politiche militari e delle alleanze internazionali. Le voci dei promotori della protesta risuonano come un richiamo alla riflessione e all’azione contro una visione della geopolitica basata sulla guerra e sull’ingerenza militare. La loro testimonianza di coraggio e impegno invita a una profonda riflessione sulle implicazioni e sulle conseguenze di un cammino che sembra condurre verso una spirale di conflitto globale.

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