Ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Panoramica dell’iniziativa di protesta all’Accademia di Venezia
L’Associazione Italia-Iran per la democrazia e la libertà della nazione iraniana ha collocato stamani un cappio sul ponte dell’Accademia di Venezia in segno di protesta contro la presenza della Repubblica Islamica all’interno della Biennale d’Arte. L’iniziativa, promossa dagli artisti iraniani dell’associazione, si configura come un atto simbolico volto a evidenziare la distinzione tra la politica del regime e la volontà del popolo iraniano di vivere in pace e di uscire dall’isolamento internazionale derivante dalle politiche del governo attualmente al potere.
Il grido di protesta degli artisti iraniani contro il regime oppressivo
Nell’ambito della protesta, viene sottolineato che la repressione e la violenza perpetrate dal regime degli ayatollah contro la popolazione iraniana non rappresentano i veri desideri e le aspirazioni democratiche e liberali del popolo. L’associazione Italia-Iran per la democrazia e la libertà della nazione iraniana denuncia le violazioni dei diritti umani, le ingiustizie e le atrocità perpetrate quotidianamente dal regime, con particolare attenzione ai giovani iraniani che vengono perseguitati e uccisi per aver espresso liberamente le proprie opinioni politiche.
Impegno per rappresentare le aspirazioni del popolo iraniano
Nel corso della protesta, l’associazione ribadisce il proprio impegno a rappresentare le aspirazioni del popolo iraniano per una transizione verso un regime democratico e rispettoso dei diritti civili e umani. In particolare, si fa riferimento al Principe Reza Pahlavi come figura di riferimento per la transizione alla democrazia in Iran, sottolineando il sostegno e l’entusiasmo che il leader riscuote tra i giovani iraniani che, nonostante il rischio per la propria vita, manifestano il desiderio di un cambiamento profondo e significativo nella gestione politica del Paese.
