Ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
La Conferma della Condanna: 21 Anni per Alessio e 14 per Simone
La Corte d’Assise d’appello di Milano ha emesso la sentenza definitiva per Alessio e Simone Scalamandrè, condannati rispettivamente a 21 e 14 anni di reclusione. La sentenza conferma quanto stabilito in primo grado dall’Assise di Genova nel febbraio del 2022. I fratelli sono stati ritenuti colpevoli dell’omicidio del padre Pasquale, avvenuto durante una lite nella loro abitazione a Genova il 10 agosto del 2020. Il padre era indagato per maltrattamenti sulla madre, e la situazione familiare si è conclusa in tragedia con l’uso di un mattarello come arma letale.
La Revisione della Sentenza da Parte della Corte di Cassazione
Nel novembre scorso, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Assise d’appello genovese per Alessio e Simone. La decisione è stata influenzata dal dibattito sulla prevalenza delle attenuanti generiche rispetto alla gravità di un delitto famigliare, aspetto sottolineato anche dalla Corte Costituzionale. La difesa ha invocato l’attenuante della provocazione, portando a una revisione del processo. In particolare, la Pg ha ottenuto il ricorso per l’assoluzione di Simone, aprendo la strada a un’analisi più approfondita da parte dei giudici milanesi per una potenziale nuova sentenza.
Le Complesse Dinamiche Familiari Alla Base del Delitto
L’omicidio del padre Pasquale ha portato alla luce dinamiche familiari complesse e problematiche tra i membri della famiglia Scalamandrè. Le tensioni accumulate nel tempo hanno trovato una tragica risoluzione il giorno dell’omicidio, sconvolgendo non solo gli interessati diretti ma anche l’opinione pubblica. Il processo giudiziario ha evidenziato il bisogno di approfondire la comprensione delle relazioni familiari e dei fattori che possono portare a estremi così drammatici.