L’omicidio del giovane egiziano: processo in corte d’assise per Tito e Bob

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L'omicidio del giovane egiziano: processo in corte d'assise per Tito e Bob - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2024 by Francesca Monti

Contesto:

‘omicidio del giovane egiziano Mahmoud Abdallah, il cui corpo senza testa e mani fu ritrovato al largo di Santa Margherita Ligure lo scorso anno, ha portato alla decisione del giudice Angela Nutini di fissare la data del 30 maggio per l’inizio del processo in corte d’assise contro Kamel Abdelwahab, detto Tito, e Abdelwahab Ahmed Gamal Kame, detto Bob. due imputati sono stati rinviati a giudizio per l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi del giovane, che lavorava nella loro barberia a* Sestri Ponente* a Genova.

fatti dell’omicidio:

‘omicidio di Mahmoud Abdallah, un giovane egiziano di 19 anni, è stato un caso di cronaca nera che ha scosso la città di Genova. Il corpo senza testa e mani del giovane fu ritrovato al largo di Santa Margherita Ligure lo scorso anno, e l’indagine sulla sua morte ha portato all’arresto di Tito e Bob. Secondo le indagini, i due avrebbero ucciso Mahmoud con un coltello e poi fatto a pezzi il suo corpo con una mannaia, attrezzi comprati poche ore prima in un negozio. Avrebbero poi messo il corpo in un trolley e lo avrebbero portato a Santa Margherita dove avrebbero buttato in mare la testa e le mani.

Le accuse:

Tito e Bob sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Durante le indagini, Tito ha cercato di scaricare la colpa su Bob, ma ha ammesso che avevano agito perché Mahmoud voleva denunciarli. La chiusura delle indagini è arrivata dopo il deposito delle perizie sui telefoni dei due, e dall’analisi sarebbe emerso che Mohamed Alì, detto Aly, il titolare della barberia di via Merano, avrebbe detto a Tito poche ore dopo il delitto di cancellare le chat.

Le indagini:

Le indagini hanno rivelato che la mattina del 23 luglio, poche ore prima di essere ucciso, Mahmoud aveva ricevuto diverse telefonate da Aly e Bob. In una di queste, il titolare aveva detto alla vittima di andare a Sestri, dove gli avrebbero dato i soldi che gli spettavano come liquidazione visto che voleva andare a lavorare per un barbiere concorrente. Tuttavia, secondo l’accusa, i due lo avrebbero invece ucciso nell’appartamento dormitorio, dove Mahmoud viveva insieme ad altri lavoratori immigrati.

Il processo:

Il processo contro Tito e Bob inizierà il 30 maggio in corte d’assise. La decisione del giudice Angela Nutini è arrivata dopo la chiusura delle indagini e il deposito delle perizie sui telefoni dei due. Durante il processo, saranno presentati i risultati delle indagini e i testimoni chiamati a deporre. Sarà la corte d’assise a decidere sulla colpevolezza o meno degli imputati.

Le conseguenze:

‘omicidio di Mahmoud Abdallah ha avuto conseguenze anche sulla comunità egiziana di Genova, che si è sentita colpita da un crimine così efferato. Inoltre, l’omicidio ha portato alla luce problemi legati al lavoro irregolare e allo sfruttamento dei lavoratori immigrati nel settore della barberia. La guardia di finanza aveva compiuto un’ispezione nel salone di Aly il 19 giugno, durante la quale la vittima aveva denunciato irregolarità nella gestione dei lavoratori. Aly era andato in Egitto il 26 giugno, pochi giorni dopo l’omicidio di Mahmoud.

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