La lotta per la giustizia del nonno guerriero: la storia di Nino Morana e del suo impegno contro Cosa nostra

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La lotta per la giustizia del nonno guerriero: la storia di Nino Morana e del suo impegno contro Cosa nostra - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Francesca Monti

Introduzione:
Nino Morana è il nipote di Vincenzo Agostino, padre dell’agente Nino, ucciso da Cosa nostra assieme alla moglie incinta, Ida Castellucci, il 5 agosto del 1989. Il nonno di Nino, un guerriero che non ha mai smesso di lottare per la verità e la giustizia, è morto ieri ad 87 anni. In questi due giorni, la famiglia ha ricevuto attestati di affetto da ogni parte d’Italia, dimostrando che non sono soli in questa lotta.

La lotta del nonno guerriero

Sottotitolo: La storia di Vincenzo Agostino e della sua battaglia per la giustizia

Vincenzo Agostino, il nonno di Nino Morana, era un uomo che non ha mai smesso di lottare per la verità e la giustizia. Suo figlio Nino, agente di polizia, fu ucciso da Cosa nostra assieme alla moglie incinta, Ida Castellucci, il 5 agosto del 1989. Da quel giorno, Vincenzo ha dedicato la sua vita a cercare di ottenere giustizia per i suoi cari e per tutte le vittime della mafia.

Negli anni, Vincenzo ha partecipato a numerose manifestazioni e iniziative contro la mafia, accompagnato dal nipote Nino. Insieme, hanno viaggiato in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro la criminalità organizzata. Nonostante l’età avanzata, Vincenzo non ha mai perso la sua determinazione e la sua voglia di lottare.

La morte del nonno guerriero

Sottotitolo: Il dolore di Nino Morana e la promessa di continuare la lotta

Purtroppo, Vincenzo non è riuscito ad ottenere la giustizia per cui ha lottato per tutti questi anni. È morto ieri ad 87 anni, lasciando un grande vuoto nella vita dei suoi cari. Nino Morana, il nipote che lo ha accompagnato in questa battaglia, ha promesso di continuare a lottare per lui.

“Io l’ho detto a mio nonno che avrei continuato a lottare per lui”, ha dichiarato Nino. “In questi due giorni abbiamo ricevuto attestati di affetto da ogni parte d’Italia. Tutto questo fa capire che non sono solo e che la mia famiglia non è sola in questa lotta”.

La sentenza che Vincenzo aspettava da anni sarebbe dovuta arrivare a fine giugno o i primi di luglio. “Non immaginavano di doverlo seppellire con la barba e i capelli lunghi”, ha aggiunto Nino con amarezza.

La lotta continua

Sottotitolo: ‘impegno di Nino Morana e della sua famiglia contro Cosa nostra

La lotta di Vincenzo Agostino non è stata vana. Grazie al suo impegno e a quello di tanti altri, negli anni si è fatta sempre più forte la consapevolezza della necessità di combattere la mafia e la criminalità organizzata.

Nino Morana e la sua famiglia continuano a portare avanti questa battaglia, con la stessa determinazione e la stessa voglia di giustizia del nonno guerriero. “La mia famiglia non è sola in questa lotta”, ha dichiarato Nino. “Continueremo a lottare fino a quando non otterremo giustizia per mio nonno, per mio padre e per tutte le vittime della mafia”.

La lotta contro Cosa nostra è una battaglia difficile, ma Nino Morana e la sua famiglia non si arrenderanno. Continueranno a lottare, con il sostegno di tanti italiani che credono nella giustizia e nella legalità. La memoria del nonno guerriero vivrà per sempre nei loro cuori e nella loro lotta per un’Italia libera dalla mafia.

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