Taglio agli sprechi della Pubblica Amministrazione: una proposta di legge di iniziativa popolare per rilanciare l’Italia

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Taglio agli sprechi della Pubblica Amministrazione: una proposta di legge di iniziativa popolare per rilanciare l'Italia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi

Introduzione:

Questa mattina, presso la Corte di Cassazione, è stata presentata una proposta di legge di iniziativa popolare volta a tagliare gli sprechi della Pubblica Amministrazione e della mala-politica. Il comitato promotore “Stiamo Uniti“, formato da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare, ha avviato la raccolta firme per chiedere al Parlamento un taglio da 500 miliardi di euro agli sperperi pubblici che gravano sui bilanci dello Stato e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. ‘obiettivo è quello di utilizzare le risorse statali recuperate per aiutare le famiglie e rilanciare l’economia del Paese.

1. La proposta di legge e gli obiettivi del comitato “Stiamo Uniti”

Il presidente del comitato, Evandro Senatra, ha spiegato che la proposta non è solo finalizzata al taglio di 500 miliardi di sprechi, ma mira anche a restituire dignità ai cittadini e alle famiglie italiane attraverso l’utilizzo delle risorse recuperate. In particolare, 200 miliardi sarebbero destinati alla riduzione del debito pubblico, 40 miliardi ai malati in difficoltà e altri 40 miliardi agli italiani che faticano a pagare i mutui.

2. Gli sprechi della Pubblica Amministrazione e le richieste dei promotori

Gli sprechi nel comparto degli acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione pesano per circa 30 miliardi sugli italiani, mentre il patrimonio immobiliare dello Stato, del valore di 60 miliardi di euro, presenta immobili e terreni del tutto inutilizzati. Attraverso la proposta di legge, i promotori chiedono di tagliare i costi della politica nazionale e locale per almeno 13 miliardi di euro, avviare un monitoraggio per abolire gli enti inutili, recuperare risorse presso le fondazioni bancarie, avviare una cartolarizzazione concordata dei crediti presso l’Agenzia delle entrate e impiegare 2 miliardi di euro dai conti dormienti per le urgenze del Paese.

3. La destinazione delle risorse recuperate grazie ai tagli agli sprechi

La proposta di legge indica chiaramente come e in quale misura destinare le risorse recuperate grazie ai tagli agli sprechi: 100 miliardi per la riduzione della pressione fiscale sui cittadini, 40 miliardi per la lotta al caro-mutui, 60 miliardi al sostegno dell’agricoltura, 40 miliardi alla sanità, 60 miliardi in favore di giovani e famiglie e 200 miliardi per abbattere l’esorbitante debito pubblico. Il presidente del Comitato “Stiamo Uniti“, Evandro Senatra, ha sottolineato che la presentazione della proposta di legge è solo l’inizio e che sarà necessario il contributo dei cittadini di tutta Italia per partecipare alla raccolta di firme e mobilitarsi contro gli sprechi della politica.

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