Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Un recente pronunciamento della Corte di Cassazione ha stabilito che le multe per eccesso di velocità elevate con Autovelox privi dei riferimenti sia dell’approvazione sia dell’omologazione ministeriale possono essere impugnate per annullamento. Questa sentenza, la numero 10505, chiarisce per la prima volta la distinzione tra i due procedimenti amministrativi, entrambi indispensabili per l’utilizzo legale dei rilevatori di velocità.
La distinzione tra omologazione e approvazione
Gli esperti del periodico All-In Giuridica spiegano che su ogni autovelox conforme al prototipo omologato o approvato debba essere riportato il numero e la data del decreto ministeriale di omologazione e di approvazione, nonché il nome del fabbricante. Omologazione e approvazione sono due procedimenti con caratteristiche, natura e finalità diverse. ‘omologazione autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio, attribuendo la competenza al Ministero per lo sviluppo economico. ‘approvazione, invece, non richiede la comparazione del prototipo con caratteristiche fondamentali o con particolari prescrizioni previste dal regolamento.
La sentenza apre la strada ai ricorsi
Questa sentenza della Corte di Cassazione apre la strada alla possibilità di successo nel ricorso contro una contravvenzione ricevuta per il superamento dell’andatura consentita, a condizione che l’apparecchio rilevatore sia privo di approvazione o di omologazione o di entrambe. Questa verifica, come sottolineano i giuristi del gruppo Seac, può essere fatta solamente con procedura di accesso agli atti. In un caso specifico, un automobilista era stato multato per aver superato di 7 km/h il limite di velocità prescritto su una tangenziale del Nord Italia. ‘apparecchiatura utilizzata, un Autovelox fisso Red&Speed-Evo-L2, era risultata approvata ma non omologata, fatto che ha portato all’accoglimento del ricorso per annullamento avanzato dall’automobilista.
La Cassazione ribalta l’interpretazione del Codice della Strada
Con questa sentenza, la Cassazione ribalta l’interpretazione del Codice della Strada esposta dal Ministero dei Trasporti con la nota del 31 maggio, secondo cui i termini “approvazione” e “omologazione” potevano essere qualificati come sinonimi o equivalenti. Questa decisione, tuttavia, non apre la strada all’annullamento di massa delle sanzioni. ‘associazione Codacons sottolinea che per le multe già pagate o quelle per cui siano scaduti i termini, non è possibile proporre ricorso. La sentenza, quindi, si applica solo ai casi in cui sia ancora possibile impugnare la multa e l’apparecchio utilizzato per rilevarla non sia in regola con entrambi i procedimenti amministrativi.