Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Un uomo di 32 anni, Salvo Gregorio Mirarchi, originario di Montepaone, è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione dal Gup di Salerno per aver minacciato il Procuratore Nicola Gratteri e il sostituto procuratore Debora Rizza. Le minacce, contenute in una lettera inviata alla Procura della Repubblica di Catanzaro nel gennaio 2023, hanno portato all’accusa di minaccia a pubblico ufficiale, aggravata dal metodo mafioso.
‘operazione “The Keys” e il legame con la cosca Gallace
Mirarchi era già in carcere al momento dell’invio della lettera, essendo stato arrestato nell’ambito dell’operazione “The Keys”, condotta dai carabinieri. ‘operazione aveva portato all’arresto di 21 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Mirarchi, pur non essendo affiliato alla ‘ndrangheta, era considerato vicino ad ambienti mafiosi, in particolare alla cosca Gallace di Guardavalle .
La lettera di minacce e il processo
Nella missiva, Mirarchi affermava che avrebbe messo in atto i suoi propositi criminosi contro Gratteri e Rizza se non fosse stato scarcerato. Il processo si è svolto con rito abbreviato, in accoglimento della richiesta avanzata dall’avvocato Francesco Palumbo, del foro di Salerno, difensore di Mirarchi. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna dell’imputato a 5 anni di reclusione.
La sentenza e la possibilità di appello
Il Gup di Salerno ha condannato Mirarchi a due anni e dieci mesi di reclusione. Il difensore di Mirarchi, l’avvocato Francesco Palumbo, sta valutando se presentare appello contro la sentenza dopo aver letto le motivazioni della stessa. La vicenda giudiziaria di Mirarchi, dunque, potrebbe non essere ancora conclusa.
