Vandalismo sulla lapide commemorativa del 25 aprile a Forte Bravetta: scritte offensive e l’impegno delle istituzioni

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Vandalismo sulla lapide commemorativa del 25 aprile a Forte Bravetta: scritte offensive e l'impegno delle istituzioni - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Francesca Monti

Una lapide commemorativa del 25 aprile a Forte Bravetta, nel Municipio Roma , è stata oggetto di un atto vandalico. Una scritta oltraggiosa, realizzata con vernice rossa, ha deturpato il monumento dedicato ai martiri della Resistenza. ‘episodio, denunciato da Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma , e Daniela Cirulli, presidente dell’Anpi , ha riacceso i riflettori sulla lotta antifascista e sull’importanza di preservare la memoria storica.

‘atto vandalico e la denuncia delle istituzioni

La scritta “Partigiano stupratore assassino” è apparsa sulla lapide commemorativa, provocando sdegno e indignazione. Tomassetti e Cirulli hanno prontamente denunciato l’accaduto, sottolineando come questo gesto dimostri l’attualità della lotta antifascista e la necessità di una presenza numerosa nei luoghi in cui verranno deposte le corone in ricordo dei martiri della Resistenza.

La reazione delle istituzioni e la rimozione dello scempio

La Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale si sono immediatamente attivati per coprire la scritta offensiva e ripristinare il decoro della lapide. ‘intervento tempestivo delle istituzioni ha voluto sottolineare l’importanza di contrastare ogni forma di vandalismo, specialmente quando questo colpisce simboli storici e monumenti dedicati alla memoria collettiva.

‘importanza della memoria e la lotta contro il fascismo

‘episodio di vandalismo a Forte Bravetta ha riacceso l’attenzione sull’importanza di preservare la memoria storica e di contrastare ogni forma di fascismo. La lotta antifascista, infatti, non è solo un capitolo del passato, ma un impegno costante nel presente per difendere i valori democratici e di libertà. La presenza numerosa dei cittadini ai luoghi di commemorazione e la vigilanza delle istituzioni sono fondamentali per mantenere viva la memoria e contrastare ogni forma di intolleranza e odio.

La giornata del 25 aprile, anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, assume così un significato ancora più profondo. Non è solo una data da ricordare, ma un monito costante a difendere i valori di democrazia e libertà, a contrastare ogni forma di fascismo e a mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per questi ideali. ‘atto vandalico a Forte Bravetta, quindi, non è solo un atto di inciviltà, ma un attacco ai valori fondamentali della nostra società, un attacco che deve essere respinto con fermezza e determinazione.

La lotta contro il fascismo e la difesa della memoria storica non possono essere delegate solo alle istituzioni, ma devono essere un impegno collettivo. Ogni cittadino ha il dovere di contribuire a preservare la memoria, a contrastare ogni forma di intolleranza e odio e a difendere i valori democratici. ‘episodio di Forte Bravetta deve essere un monito per tutti noi, un invito a non abbassare la guardia e a continuare a lottare per un futuro di libertà e democrazia.

In questo contesto, l’importanza dell’educazione e della conoscenza diventa fondamentale. Solo attraverso la conoscenza della storia e dei valori su cui si fonda la nostra società è possibile contrastare l’ignoranza e l’intolleranza che stanno alla base di atti come quello avvenuto a Forte Bravetta. ‘educazione, quindi, non deve essere solo un impegno delle scuole, ma deve coinvolgere l’intera società, dalle istituzioni ai media, dalle famiglie alle associazioni.

‘atto vandalico a Forte Bravetta, quindi, non deve essere visto solo come un atto di inciviltà, ma come un’opportunità per riflettere sull’importanza della memoria e della lotta contro il fascismo. Un’opportunità per ribadire il nostro impegno a difendere i valori democratici e di libertà, a contrastare ogni forma di intolleranza e odio e a mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per questi ideali. Un’opportunità, infine, per ricordare che la lotta antifascista non è solo un capitolo del passato, ma un impegno costante nel presente per un futuro di libertà e democrazia.

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