Vandalizzato il cippo del partigiano tarantino Pietro Pandiani, eroe della Resistenza, durante la festa della Liberazione

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Vandalizzato il cippo del partigiano tarantino Pietro Pandiani, eroe della Resistenza, durante la festa della Liberazione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Francesca Monti

Introduzione:
Un atto vandalico ha macchiato la celebrazione della festa della Liberazione a Taranto, con il cippo dedicato al partigiano tarantino Pietro Pandiani, medaglia d’argento al valor militare, sfregiato con una croce celtica. La scoperta è avvenuta durante la cerimonia di deposizione della corona d’alloro in suo onore, mentre la cerimonia ufficiale presieduta dal prefetto di Taranto, Paola Dessì, si è svolta in piazza della Vittoria.

Atto vandalico sul cippo di Pietro Pandiani

Il cippo dedicato a Pietro Pandiani, fondatore della brigata Giustizia e Libertà “Montagna” e tra i protagonisti della lotta di liberazione contro i nazifascisti sui monti dell’Alta valle del Reno, in Emilia Romagna, è stato sfregiato con una croce celtica impressa con vernice nera. La scoperta è stata fatta questa mattina nell’area del Lungomare Vittorio Emanuele durante la cerimonia di deposizione della corona d’alloro in ricordo di Pandiani. La croce celtica è stata impressa proprio sulla parola “partigiano”, un gesto che ha suscitato sconcerto e indignazione.

La reazione del presidente dell’Anpi provinciale

Il presidente dell’Anpi provinciale Riccardo Pagano ha espresso il proprio sconcerto per l’accaduto, sottolineando come questo gesto sia un’offesa alla memoria di Pandiani e a tutti i partigiani che hanno lottato per la libertà e la democrazia nel nostro Paese. Pagano ha inoltre ribadito l’importanza di continuare a celebrare la festa della Liberazione, affinché i valori di libertà, uguaglianza e indipendenza siano sempre vivi nella memoria collettiva.

Cerimonia ufficiale in piazza della Vittoria

La cerimonia ufficiale per l’anniversario della festa della liberazione, presieduta dal prefetto di Taranto, Paola Dessì, accompagnata dal comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro, si è svolta in piazza della Vittoria. Prima l’alzabandiera, poi il picchetto d’onore, la lettura dei messaggi istituzionali, gli interventi commemorativi e la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti. Durante la cerimonia, il sindaco Rinaldo Melucci ha sottolineato l’importanza di essere costruttori di pace e fermi assertori dei valori della libertà, dell’uguaglianza e dell’indipendenza, soprattutto in un momento storico come quello attuale.

‘importanza di ricordare la Resistenza

‘atto vandalico sul cippo di Pietro Pandiani ha riportato l’attenzione sull’importanza di ricordare e celebrare la Resistenza, affinché i valori di libertà, uguaglianza e indipendenza siano sempre vivi nella memoria collettiva. La lotta di Pandiani e di tutti i partigiani che hanno combattuto contro i nazifascisti è un patrimonio prezioso da tramandare alle nuove generazioni, affinché siano consapevoli del sacrificio e del coraggio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia nel nostro Paese.

La memoria come antidoto all’odio

La celebrazione della festa della Liberazione è un’occasione importante per riflettere sull’importanza della memoria come antidoto all’odio e all’intolleranza. ‘atto vandalico sul cippo di Pandiani è un gesto che offende la memoria di chi ha lottato per la libertà, ma è anche un segnale preoccupante di un clima di intolleranza e di odio che non deve essere sottovalutato. Per questo, la celebrazione della festa della Liberazione deve essere un momento di riflessione collettiva, affinché la memoria della Resistenza sia un monito costante per la costruzione di una società più giusta e inclusiva.

‘impegno delle istituzioni

Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nel preservare la memoria della Resistenza e nel contrastare ogni forma di intolleranza e di odio.

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