Ultimo aggiornamento il 4 Maggio 2024 by Francesca Monti
‘Arma dei Carabinieri ha compiuto un passo significativo nella lotta al crimine finanziario attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. La Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha portato a termine con successo la prima operazione di conversione in euro di beni confiscati in monete digitali, dimostrando l’efficacia delle forze dell’ordine nell’affrontare le sfide poste dalle nuove forme di criminalità.
‘operazione di sequestro e conversione di criptovalute
Sotto la guida della Procura della Repubblica di Napoli e con la collaborazione di Eurojust ed Europol, la Prima Sezione Operativa di Roma e la Sezione Criptovalute hanno eseguito otto misure cautelari a gennaio 2023, rivolte a individui residenti a Napoli sospettati di far parte di un gruppo criminale dedito alla contraffazione valutaria. Le indagini, iniziate nel 2018, hanno portato al sequestro di Bitcoin e Monero, per un controvalore di circa 11mila euro.
Durante le operazioni, le criptovalute sequestrate sono state trasferite su portafogli dedicati attraverso l’utilizzo di tecniche e software sviluppati direttamente dal Reparto Specializzato dell’Arma, garantendo massima sicurezza e una gestione particolare delle chiavi private. Successivamente, le criptovalute sono state confiscate con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Napoli, che ha disposto la conversione e il trasferimento al Fondo Unico di Giustizia.
La protezione delle criptovalute e la conversione in euro
‘approccio adottato dalla Sezione Criptovalute ha permesso di eliminare punti critici di vulnerabilità, aumentando notevolmente la protezione contro gli attacchi informatici. In particolare, nessun singolo operatore possiede la conoscenza completa della chiave privata, garantendo così una maggiore sicurezza nella gestione delle criptovalute.
Per procedere alla conversione, i Carabinieri della Sezione Criptovalute hanno collaborato con personale dell’Exchange italiano Young Platform, nominato appositamente ausiliario di polizia giudiziaria. Insieme, hanno provveduto al trasferimento e cambio in euro per il successivo deposito al Fondo Unico di Giustizia delle somme oggetto della confisca.
‘Arma dei Carabinieri e la lotta al cybercrimine
‘operazione rappresenta un importante successo non solo per il suo esito positivo e la sua natura pionieristica, ma anche perché dimostra l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri nel condurre operazioni altamente specializzate nel campo delle nuove tecnologie finanziarie. ‘Arma, costantemente attenta e vigile nelle indagini sul delicato tema del cybercrimine, ha recentemente svolto il primo corso di perquisizione e sequestri di valute digitali presso l’Istituto Superiore Tecniche Investigative di Velletri, formando 25 operatori già specializzati in indagini telematiche.
‘impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare il cybercrimine e l’utilizzo illegale delle criptovalute si conferma fondamentale per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini, oltre che per l’adeguamento delle forze dell’ordine alle evoluzioni tecnologiche in ambito finanziario.