43 anni dopo, la memoria di Peppino Impastato vive attraverso un corteo commemorativo: dal cuore di Radio Aut a Cinisi

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43 anni dopo, la memoria di Peppino Impastato vive attraverso un corteo commemorativo: dal cuore di Radio Aut a Cinisi - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 9 Maggio 2024 by Francesca Monti

Parte 1: La storia di Peppino Impastato e l’inizio del corteo

Peppino Impastato, nato a Cinisi nel 1948, è stato un militante di Democrazia Proletaria e un giornalista che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. Attraverso i suoi programmi radiofonici, trasmessi su Radio Aut, ha denunciato senza paura le attività illecite di Tano Badalamenti, boss mafioso di Cinisi. La sua determinazione e il suo coraggio gli sono costati la vita: il 9 maggio 1978, infatti, è stato ucciso su ordine di Badalamenti.

A 43 anni di distanza, la memoria di Peppino Impastato è ancora viva e presente. La testimonianza della sua lotta contro la mafia continua a ispirare tante persone, soprattutto i giovani, a non abbassare la guardia e a lottare per un mondo più giusto e libero dalla criminalità organizzata.

È per questo motivo che, ogni anno, si organizza un corteo commemorativo per ricordare la figura di Peppino Impastato e per tenere viva la sua memoria. Quest’anno, il corteo ha preso il via dalla sede di Radio Aut a Terrasini, un luogo simbolico per la storia di Impastato e per la lotta contro la mafia.

Parte 2: Le associazioni, le scuole e la meta finale del corteo

Il corteo commemorativo di Peppino Impastato è stato organizzato da diverse associazioni, tra cui l’associazione dei Compagni di Peppino Impastato, la Casa memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi e il centro Impastato di Palermo. Questi enti, da anni impegnati nella lotta contro la mafia e nella promozione di una cultura della legalità, hanno unito le forze per dare vita a un evento che possa coinvolgere il maggior numero di persone possibile.

Tra le tante sigle associative che hanno aderito all’iniziativa, ci sono anche Cgil, i Cobas dell’Orsa e Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti che si batte per la lotta alla criminalità organizzata e per la promozione di una cultura della legalità.

Ma non sono solo le associazioni ad aver aderito al corteo: numerose scuole, infatti, hanno deciso di partecipare all’evento per tenere viva la memoria di Peppino Impastato e per sensibilizzare i giovani sulla tematica della lotta alla mafia. Tra loro, il Liceo Umberto di Palermo, il Liceo Felicia e Peppino Impastato di Partinico, l’Istituto comprensivo Cassarà-Guida di Partinico e l’Istituto comprensivo Santa Maria Bambina di Brescia.

La meta finale del corteo è la casa Impastato di Cinisi, un luogo simbolo per la lotta contro la mafia. Qui, infatti, Peppino Impastato ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza, ed è qui che ha deciso di dedicare la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata. Oggi, la casa Impastato è un centro di aggregazione e di promozione culturale, dove si organizzano eventi, dibattiti e iniziative per tenere viva la memoria di Peppino Impastato e per promuovere una cultura della legalità.

Il corteo commemorativo di Peppino Impastato, quindi, non è solo un evento per ricordare la figura di un uomo che ha lottato contro la mafia fino all’ultimo respiro, ma è anche un’occasione per sensibilizzare le coscienze, per unire le forze e per promuovere una cultura della legalità e della giustizia sociale. Perché, come diceva lo stesso Peppino Impastato, “la mafia non è invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.

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