Titolo: Occupazione simbolica all’Università Statale di Milano: gli studenti pro Gaza chiedono disinvestimento e boicottaggio

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Titolo: Occupazione simbolica all'Università Statale di Milano: gli studenti pro Gaza chiedono disinvestimento e boicottaggio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Un gruppo di studenti dell’Università Statale di Milano ha deciso di accamparsi con le tende nel cortile centrale dell’ateneo per dare vita a una sorta di “Intifada studentesca”. La loro protesta non è solo un atto di solidarietà verso il popolo palestinese, ma ha l’obiettivo di spingere l’università a prendere provvedimenti concreti di disinvestimento e boicottaggio. In segno di liberazione, i ragazzi hanno piantato un piccolo ulivo nel giardino e hanno dichiarato che rimarranno lì finché non otterranno risposte soddisfacenti.

Prima parte: ‘occupazione simbolica dell’Università Statale di Milano

Gli studenti pro Gaza si accampano nel cortile centrale dell’ateneo

Sottotitolo: Un atto di solidarietà e di rivendicazione per il popolo palestinese

La protesta è iniziata con l’allestimento di un vero e proprio campo di tende nel cuore dell’Università Statale di Milano. Gli studenti pro Gaza hanno scelto di dare vita a una sorta di “Intifada studentesca” per far sentire la loro voce e le loro rivendicazioni. ‘occupazione simbolica dell’ateneo non è solo un atto di solidarietà verso il popolo palestinese, ma ha l’obiettivo di spingere l’università a prendere provvedimenti concreti di disinvestimento e boicottaggio.

Layla e Chiara, rappresentanti dell’Assemblea degli studenti, hanno spiegato le motivazioni alla base della protesta: “La decisione di occupare l’ateneo non è solo per mostrare solidarietà al popolo palestinese, ma proprio per spingere delle rivendicazioni concrete di disinvestimento e boicottaggio. Vogliamo che l’università si impegni a non investire più in aziende che sostengono l’occupazione israeliana e a boicottare i prodotti provenienti dai territori occupati.”

giovani hanno fatto sapere che rimarranno nel giardino “fino a quando l’università non ascolterà le nostre rivendicazioni” e “fin quando non otterremo delle vere risposte”. In segno di liberazione, hanno piantato un piccolo ulivo nel giardino dell’ateneo, simbolo della resistenza e della lotta del popolo palestinese.

La bandiera della Palestina sventola nel cortile centrale dell’Università Statale di Milano

Sottotitolo: Un segno di sostegno e di lotta per la libertà

Un’altra azione simbolica messa in atto dagli studenti pro Gaza è stata l’esposizione di una grossa bandiera della Palestina nel cortile centrale dell’Università Statale di Milano. La bandiera sventola tra le colonne del cortile, in segno di sostegno e di lotta per la libertà del popolo palestinese.

Layla e Chiara hanno spiegato l’importanza di questa azione: “Esporre la bandiera della Palestina nel cuore dell’università è un segno di sostegno e di lotta per la libertà del popolo palestinese. Vogliamo che l’università si schieri apertamente a favore della Palestina e che si impegni a fare la sua parte per la fine dell’occupazione israeliana.”

Seconda parte: Le richieste degli studenti pro Gaza all’Università Statale di Milano

Disinvestimento e boicottaggio: le richieste degli studenti pro Gaza all’ateneo

Sottotitolo: ‘università deve fare la sua parte per la fine dell’occupazione israeliana

Le rivendicazioni degli studenti pro Gaza all’Università Statale di Milano sono chiare e concrete: disinvestimento e boicottaggio. giovani chiedono all’ateneo di non investire più in aziende che sostengono l’occupazione israeliana e di boicottare i prodotti provenienti dai territori occupati.

Layla e Chiara hanno spiegato l’importanza di queste richieste: “Il boicottaggio e il disinvestimento sono strumenti”

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