Ultimo aggiornamento il 11 Maggio 2024 by Giordana Bellante
In una scuola media a Taurianova, nel territorio del Reggino, un collaboratore scolastico di 65 anni è stato sospeso in seguito all’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una minorenne. La giovane di 13 anni ha avuto il coraggio di riferire alle autorità quanto subito e di fornire prove cruciali per avviare le indagini.
La denuncia e le accuse
Una studentessa di 13 anni ha rivelato alle forze dell’ordine di essere stata oggetto di molestie e violenza sessuale da parte di un collaboratore scolastico di 65 anni nella sua scuola media a Taurianova. La ragazza ha descritto un susseguirsi di inopportuni comportamenti da parte dell’uomo, culminati in un episodio particolarmente grave avvenuto durante una pausa scolastica nei bagni della scuola.
La giovane, in un gesto incisivo, ha documentato con il suo telefono cellulare le minacce subite e, accompagnata dalla famiglia, ha presentato una denuncia dettagliata ai carabinieri, consegnando loro la registrazione come prova tangibile.
Le indagini e la sospensione
Le indagini coordinate dalla Procura di Palmi e condotte dai carabinieri di Reggio Calabria hanno rivelato elementi a sostegno della testimonianza della studentessa. In particolare, la registrazione fornita dalla ragazza e da familiari si è rivelata un elemento cruciale per supportare le accuse di violenza sessuale aggravata su minorenne.
In attesa dell’evolversi delle indagini, il giudice per le indagini preliminari Anna Laura Ascioti ha deciso la sospensione del collaboratore scolastico coinvolto, impedendogli di continuare la sua attività lavorativa presso la scuola di Taurianova.
La vicenda ha generato preoccupazione e incredulità all’interno della comunità locale, che si è solidarizzata con la giovane vittima e la sua famiglia. La scuola ha espresso totale collaborazione con le autorità investigative e ha condannato con fermezza ogni forma di violenza e molestia.