Ultimo aggiornamento il 13 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: La Corte d’Assise di Milano ha condannato all’ergastolo Alessia Pifferi per l’omicidio della figlia di soli 18 mesi, Diana. La madre e la sorella di Alessia hanno commentato la sentenza, chiedendo giustizia per la bambina e sottolineando la mancanza di pentimento da parte di Alessia.
La madre di Alessia, Maria, ha espresso il suo dolore per la perdita della nipote e la delusione nei confronti della figlia, dichiarando: “È un dolore atroce. Si è dimenticata di essere una madre. Ora non riuscirei a dire nulla. Deve pagare per quel che ha fatto. Se si fosse pentita e avesse chiesto scusa… Ma non l’ha fatto“.
Anche la sorella di Alessia, Viviana, ha commentato la sentenza, sottolineando che i giudici hanno fatto ciò che è giusto e che Alessia non ha mai avuto attenuanti o problemi psicologici. Viviana ha aggiunto: “In questo momento non so neanche dire cosa provo, è una cosa stranissima. Spero che adesso Diana possa volare via in pace“.
La Corte d’Assise di Milano, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ha condannato Alessia Pifferi anche al versamento di provvisionali di 20mila euro per la sorella Viviana e di 50mila euro per la madre Maria. Entrambe le familiari si sono costituite parti civili nel processo per l’omicidio della piccola Diana, morta di stenti dopo essere stata lasciata a casa da sola per 6 giorni nel luglio del 2022. Durante la lettura del dispositivo, dopo una camera di consiglio durata circa 2 ore e mezza, Alessia Pifferi è rimasta impassibile.
“‘omicidio della piccola Diana: i dettagli del caso e la condanna di Alessia Pifferi”
Contesto: La condanna all’ergastolo di Alessia Pifferi per l’omicidio della figlia di 18 mesi, Diana, ha suscitato grande scalpore in Italia. In questo articolo, ripercorriamo i dettagli del caso e le tappe del processo che hanno portato alla condanna di Alessia.
La piccola Diana è stata trovata morta nella sua casa a Milano il 3 luglio 2022. La madre, Alessia Pifferi, aveva lasciato la bambina da sola per 6 giorni, senza cibo né acqua. Secondo le indagini, Alessia aveva deciso di abbandonare la bambina perché non voleva più occuparsi di lei e perché la presenza della figlia le impediva di avere una vita sociale e sentimentale.
Il processo a carico di Alessia Pifferi è iniziato il 15 ottobre 2022 davanti alla Corte d’Assise di Milano. ‘accusa ha chiesto la condanna all’ergastolo per Alessia, sottolineando la gravità del reato e la mancanza di pentimento da parte dell’imputata. La difesa, invece, ha cercato di ottenere una riduzione della pena, sostenendo che Alessia soffriva di disturbi psicologici e che aveva agito in un momento di confusione mentale.
Dopo una camera di consiglio durata circa 2 ore e mezza, la Corte d’Assise di Milano ha condannato all’ergastolo Alessia Pifferi per l’omicidio della figlia Diana. La sentenza è stata accolta con sollievo dalla madre e dalla sorella di Alessia, che hanno commentato la condanna chiedendo giustizia per la bambina e sottolineando la mancanza di pentimento da parte di Alessia.
La condanna di Alessia Pifferi è un segnale importante nella lotta contro la violenza sulle donne e sui minori. In Italia, infatti, i casi di femminicidio e di abusi sui bambini sono ancora.