Processo per il maxi incendio della Torre dei Moro: udienza preliminare in dirittura d’arrivo

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Processo per il maxi incendio della Torre dei Moro: udienza preliminare in dirittura d'arrivo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Contesto: Il 29 agosto 2021, la Torre dei Moro, un grattacielo di 18 piani situato a Milano, è stato avvolto dalle fiamme in un incendio spettacolare che, per fortuna, non ha causato vittime. Ora, dopo mesi di indagini, il processo per determinare le responsabilità di questo disastro sta per giungere a una svolta cruciale.

Prima Parte: “Le difese concludono, il 14 giugno la decisione del gup”

‘udienza preliminare per il caso del maxi incendio della Torre dei Moro si avvicina alla conclusione. difensori degli imputati hanno terminato oggi i loro interventi e la prossima udienza, fissata per il 14 giugno, sarà dedicata anche ad eventuali repliche. Sarà in questa occasione che il giudice per le udienze preliminari, Ileana Ramundo, prenderà la sua decisione sul rinvio a giudizio o meno degli imputati.

Sono 17 le persone che rischiano di finire sul banco degli imputati per disastro colposo. Tra loro, ci sono i legali rappresentanti delle società che hanno realizzato l’edificio e che hanno avuto a che fare con la posa dei pannelli dei rivestimenti delle facciate. Ma non solo. Nell’elenco degli imputati figurano anche Stefania Grunzwieig, amministratrice della Polo srl, due spagnoli – il legale rappresentante e l’export manager della Alucoil -, sei responsabili della Zambonini e due vigili del fuoco.

Seconda Parte: “Un incendio annunciato? Le accuse della Procura”

La Procura di Milano, rappresentata dal pm Marina Petruzzella, ha mosso pesanti accuse nei confronti degli imputati. Secondo l’ipotesi accusatoria, il maxi incendio della Torre dei Moro non sarebbe stato un evento imprevedibile, ma il risultato di una serie di negligenze e omissioni.

Al centro delle accuse, ci sono i pannelli di rivestimento delle facciate. Secondo la Procura, questi pannelli – prodotti dalla Alucoil e posati dalla Zambonini – erano altamente infiammabili e non rispettavano le norme di sicurezza. Una circostanza che, sempre secondo l’accusa, era nota a tutti gli imputati, che avrebbero comunque deciso di procedere con la loro installazione.

Ma le accuse non si fermano qui. La Procura, infatti, contesta anche una serie di carenze nella gestione della sicurezza dell’edificio. Tra queste, l’assenza di un piano di evacuazione adeguato e la mancata formazione del personale addetto alla sicurezza.

Infine, c’è la questione del ritardo nell’intervento dei vigili del fuoco. Secondo la Procura, i due vigili del fuoco imputati avrebbero sottovalutato la gravità dell’incendio, ritardando di conseguenza l’intervento delle squadre di soccorso.

Ora, sarà compito del giudice per le udienze preliminari, Ileana Ramundo, valutare la solidità delle accuse mosse dalla Procura e decidere sul rinvio a giudizio degli imputati. La sua decisione, attesa per il 14 giugno, potrebbe segnare una svolta cruciale nel processo per il maxi incendio della Torre dei Moro.

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