Ultimo aggiornamento il 17 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Si è recentemente svolta in tribunale a Bolzano l’udienza preliminare per il caso delle “mascherine cinesi”, un’intricata vicenda che ha coinvolto diversi soggetti e che ha avuto ripercussioni sul sistema sanitario e sulla protezione civile.
Prima parte: ‘udienza e le parti coinvolte
‘udienza, che fa seguito alle indagini condotte dalla Procura lo scorso novembre, ha visto la costituzione di parte civile da parte dell’Avvocatura di Stato, che rappresenta il Ministero della Salute, la Protezione civile e l’Azienda sanitaria altoatesina.
Gli indagati in questo procedimento giudiziario sono Florian Zerzer e Patrick Franzoni dell’Asl, Christoph Engl e il gruppo Oberalp. A loro sono contestate, a vario titolo, ipotesi di reato che ruotano attorno a presunte frodi nelle pubbliche forniture ai danni di Asl e Protezione civile.
Le due partite di dispositivi di protezione individuale sono state fatte arrivare dalla Cina tramite Oberalp, ma successivamente dichiarate inutilizzabili dall’Inail.
Seconda parte: Risarcimenti richiesti e rinvio dell’udienza
In seguito a questa vicenda, la Protezione civile ha deciso di chiedere un risarcimento danni di 1,4 milioni di euro, mentre l’Azienda sanitaria ha fatto richiesta di 6,6 milioni di euro.
Tuttavia, gli avvocati difensori degli indagati hanno contestato la costituzione di parte civile per una serie di motivi tecnici, che hanno portato al rinvio dell’udienza al prossimo 12 luglio.
Sarà quindi necessario attendere questa nuova data per avere ulteriori sviluppi su un caso che ha suscitato grande attenzione e che ha messo in luce questioni delicate legate alla gestione delle forniture di materiale sanitario e di protezione.
