Inchiesta su Mario Mori, generale controverso: Accuse di associazione mafiosa e terrorismo internazionale

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Inchiesta su Mario Mori, generale controverso: Accuse di associazione mafiosa e terrorismo internazionale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Un nuovo capitolo nella storia giudiziaria dell’ex capo del Ros e direttore del Sisde, Mario Mori, si apre il giorno del suo 85esimo compleanno, il 16 maggio scorso, con la notifica di un avviso di garanzia. Le accuse, gravi e complesse, spaziano dalla strage alla associazione mafiosa, passando per l’associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico.

Mario Mori è una figura di spicco nel panorama giudiziario e militare italiano, con un passato come capo del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e come direttore del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica . La sua carriera, tuttavia, è stata costellata da accuse e sospetti, che lo hanno portato più volte davanti alla giustizia.

Prima parte: “Le accuse e la risposta di Mori”

‘ultimo avviso di garanzia, notificato il giorno del suo compleanno, ha anticipato un invito a comparire davanti ai magistrati di Firenze, fissato per il 23 maggio, il giorno del 32esimo anniversario della strage costata la vita al giudice Giovanni Falcone. Mori, tuttavia, ha fatto sapere che non si presenterà per quella data, a causa di impegni del suo legale, l’avvocato Basilio Milio.

Le accuse che Mori è chiamato a fronteggiare sono gravi e articolate. Secondo i pm fiorentini, l’ex capo del Ros, pur avendo notizia delle intenzioni stragiste di Cosa nostra nel 1993, si sarebbe girato dall’altra parte, non facendo nulla per sventare i piani di morte dei mafiosi. Inoltre, Mori è accusato di aver fatto parte di un’associazione mafiosa e di aver preso parte ad attività con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico.

Mori, dal canto suo, ha risposto con fermezza alle accuse, definendole “surreali e risibili” e sottolineando come, nel corso della sua carriera, abbia proficuamente lavorato con magistrati seri e impegnati nel contrasto al terrorismo e alla mafia, su tutti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Seconda parte: “Il sostegno a Mori e le prospettive future”

Nonostante le accuse e le polemiche che lo circondano, Mori non è solo. A fianco del generale si schierano il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha incontrato l’ufficiale a palazzo Chigi e ha espresso vicinanza e sconcerto per le accuse rivolte a Mori, e il ministro della Difesa Guido Crosetto, oltre ad altri esponenti della maggioranza, in particolare Rita Dalla Chiesa, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Le prospettive future per Mori, tuttavia, sono ancora incerte. Dopo 22 anni di processi, che si sono tutti conclusi con assoluzioni, l’ex capo del Ros si trova nuovamente sotto inchiesta, in un contesto giudiziario e politico che si fa sempre più complesso e articolato. La vicenda di Mori, dunque, rappresenta un importante punto di osservazione per comprendere le dinamiche della giustizia e della politica italiana, in un momento storico di grandi sfide e cambiamenti.

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