Inaugurato MuST23 a Capaci: un viaggio immersivo nella lotta alla mafia attraverso realtà virtuale e mostre fotografiche

Inaugurato Must23 A Capaci Un Inaugurato Must23 A Capaci Un
Inaugurato MuST23 a Capaci: un viaggio immersivo nella lotta alla mafia attraverso realtà virtuale e mostre fotografiche - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Un’ex stazione ferroviaria trasformata in un polo culturale dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: è questo il cuore di MuST23, il museo inaugurato ieri sera a Capaci, che attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia come la realtà virtuale e visori immersivi, mira a diffondere la cultura della legalità e a tenere viva la memoria delle vittime della mafia.

Un viaggio immersivo nella lotta alla mafia

‘inaugurazione di MuST23 ha visto la partecipazione di oltre 300 persone, tra cui il regista e autore Pif, l’attore e regista teatrale Davide Enia, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, lo storico John Dickie, l’attrice Daria ‘Aloia e il giornalista Rai Salvatore Cusimano, che ha moderato l’evento. Tra il pubblico erano presenti anche l’ex presidente del Senato e magistrato Pietro Grasso e il procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo.

Dario Riccobono, direttore responsabile di MuST23, ha sottolineato come l’obiettivo del museo sia quello di essere uno “spazio di fruizione culturale permanente al servizio della comunità di Capaci e non solo”. Il museo è ospitato all’interno di cinque container, dove sono state allestite sale immersive dotate di visori per la realtà virtuale e monitor per ascoltare le parole di Falcone e Borsellino. Inoltre, è presente una mostra fotografica dell’ANSA dedicata ai due magistrati e un bookstore curato da Feltrinelli.

Il museo come strumento di lotta alla mafia

Il regista Pif ha sottolineato l’importanza di respingere ogni forma di mentalità mafiosa, anche nelle sue sfumature più leggere. “Al mafioso non devi chiedere neanche un bicchiere d’acqua, piuttosto si muore di sete. Tutta la mentalità mafiosa va respinta, anche nelle sue sfumature più leggere; nella vita di tutti i giorni è difficilissimo essere impermeabili, ma ce la dobbiamo fare”, ha detto Pif.

Il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, ha sottolineato come MuST23 rappresenti un momento in cui si afferma la legalità senza gli strumenti della repressione. “‘è qui una libreria che vale molto di più di una caserma o di un commissariato. Se c’è più spazio per la legalità, ce n’è meno per le mafie”, ha detto de Lucia.

‘ex presidente del Senato, Pietro Grasso, ha voluto provare l’esperienza della realtà virtuale di MuST23, indossando i visori e “entrando” in autostrada dopo l’esplosione, ascoltando testimonianze e guardando immagini di repertorio. Un’esperienza che lo ha visibilmente commosso. “Non avevo mai visto il cratere così vicino, è come se fossi io sull’orlo. Si riapre una ferita terribile, io sarei dovuto essere su quella macchina; ricordo di aver pensato, mentre correvo in ospedale, ‘ci sono voluti centinaia di chili di esplosivo per fermarti, Giovanni'”, ha spiegato Grasso.

MuST23 aprirà al pubblico dal 3 giugno, mentre la libreria Feltrinelli ha già aperto ieri. Il museo è un progetto di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia, con la direzione artistica di Davì Lamastra, finanziato da Invitalia, Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d’Italia, con il gratuito patrocinio del Comune di Capaci. Rai e ANSA hanno dato accesso ai loro materiali d’archivio.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use