La rivoluzione dell’identità di genere nel panorama televisivo italiano: La vita che volevi su Netflix

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La rivoluzione dell'identità di genere nel panorama televisivo italiano: La vita che volevi su Netflix - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 by Francesca Monti

Un nuovo capitolo si apre nel mondo delle serie televisive italiane con l’arrivo di “La vita che volevi” su Netflix. Questa commedia romantica in sei episodi, a partire dal 29 maggio, porta in scena una narrazione innovativa e coraggiosa, che pone al centro dell’attenzione una donna trans*, Gloria, interpretata magistralmente da Vittoria Schisano.

Una storia di rinascita e di riscoperta

Ambientata nella suggestiva cornice di Lecce, la serie racconta la vita di Gloria, un’agente di viaggi il cui passato ritorna inaspettatamente a bussare alla sua porta. Questo evento inatteso sconvolge la sua esistenza, mettendola di fronte a sfide e decisioni che la porteranno a rivedere la propria identità e il proprio percorso di vita.

“La vita che volevi” rappresenta una pietra miliare nel panorama televisivo italiano, essendo la prima serie a portare in scena una donna trans* come protagonista assoluta. Netflix si è dimostrata determinata nella scelta di raccontare questa storia senza la necessità di giustificare o normalizzare l’identità o il corpo della protagonista, non cisgender.

Un progetto innovativo e inclusivo

Ivan Cotroneo, ideatore e autore della serie insieme a Monica Rametta, nonché regista, racconta le origini di questo progetto rivoluzionario: “La vita che volevi nasce dalla voglia di portare sullo schermo storie e soggettività che purtroppo non vengono rappresentate come e quanto dovrebbero.” Tra le influenze che hanno ispirato Cotroneo, spiccano i nomi di Pedro Almodóvar e della sua pellicola “La legge del desiderio” del 1987, e di Ryan Murphy, che con “Pose” ha dato un contributo fondamentale alla visibilità delle storie trans* nella serialità televisiva.

Vittoria Schisano, interprete di Gloria, esprime tutta la sua gioia nel portare in scena un personaggio così innovativo e significativo: “Interpretare Gloria è stata una gioia immensa. Finalmente la storia di una donna trans che non è ospedalizzata, che non è ai margini della società e che non finisce in tragedia. Basta con questi stereotipi che hanno danneggiato intere generazioni di persone trans, alimentando un immaginario distorto.”

Un cast di talenti al servizio di una narrazione corale

Oltre a Vittoria Schisano, il cast di “La vita che volevi” annovera altri nomi di spicco del panorama cinematografico e televisivo italiano, come Giuseppe Zeno, Pina Turco e Alessio Lapice. Le loro interpretazioni contribuiscono a dare vita a un affresco corale, ricco di sfumature e di emozioni, in grado di rappresentare la complessità dell’animo umano e la varietà delle sue sfaccettature.

In un’epoca in cui la rappresentazione delle minoranze e la lotta agli stereotipi sono più importanti che mai, “La vita che volevi” si propone come un esempio di come la serialità televisiva possa essere uno strumento potente per diffondere messaggi di inclusione e di accettazione. Grazie a questo progetto innovativo e coraggioso, il pubblico italiano avrà la possibilità di conoscere e di apprezzare una storia che, pur nella sua specificità, parla di temi universali e condivisi da tutti: l’amore, l’identità, la ricerca della felicità.

“La vita che volevi” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 29 maggio. Un’occasione imperdibile per immergersi in una narrazione capace di emozionare, far riflettere e aprire nuovi orizzonti nella rappresentazione dell’identità di genere nel panorama televisivo italiano.

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