Shiva, il trapper arrestato per tentato omicidio ottiene gli arresti domiciliari e annuncia il nuovo album

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Shiva, il trapper arrestato per tentato omicidio ottiene gli arresti domiciliari e annuncia il nuovo album - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 by Giordana Bellante

Andrea Arrigoni, noto nel mondo della musica trap con il nome d’arte di Shiva, è stato recentemente rilasciato agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato lo scorso ottobre per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Il giovane trapper di 24 anni è stato accusato di aver sparato a due giovani milanesi, ferendoli alle gambe, durante una sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, l’11 luglio scorso.

Il 21 febbraio, il giudice per le indagini preliminari ha concesso a Shiva gli arresti domiciliari, consentendogli così di tornare a casa dalla sua famiglia e dal suo bambino, nato durante la sua detenzione. Il trapper ha subito condiviso sui social una foto di sé con il piccolo Draco, nato dall’unione con Laura Maisano, accompagnata da un messaggio di speranza e di pentimento. “Questa foto me l’hanno scattata il giorno in cui sono tornato a casa – ha scritto Shiva – Finalmente ho potuto riabbracciare mio figlio, Dio mi ha dato una seconda chance, spero che la mia storia diventi esempio per me e un insegnamento per tutti”

Shiva ha anche annunciato l’uscita del suo prossimo album, intitolato “Milano Angels”, che sarà disponibile a breve. Nonostante l’arresto e la detenzione, il trapper non ha mai smesso di lavorare alla sua musica, che ha sempre considerato come una forma di espressione e di sfogo.

“La lettera di Shiva al figlio appena nato”

Mentre era in attesa del processo, Shiva è diventato papà, ma non ha potuto condividere con la sua famiglia i primi mesi di vita del piccolo. Dalla sua cella di San Vittore, il trapper ha scritto una lettera a mano al suo bambino, pubblicata poi sui social dal suo staff. “Oggi è il giorno più bello della mia vita, ma allo stesso tempo il più triste – ha scritto Shiva – È nato mio figlio, ma non ho avuto il permesso di essere presente al momento della sua nascita. In mezzo a tutto questo caos tu sei la mia benedizione, la peggiore condanna e la peggiore lezione che potessi ricevere”

Adesso Shiva è in attesa del processo che si terrà con il rito abbreviato presso il Tribunale di Milano. Il trapper si è sempre difeso affermando che i due ragazzi feriti durante la sparatoria avrebbero tentato di aggredirlo nel piazzale della sua casa discografica a Settimo Milanese. Secondo la ricostruzione dell’agguato, Andrea Arrigoni avrebbe sparato a due ragazzi, Alessandro Rossi e Walter Pugliesi, che erano entrati nel cortile della sua casa discografica. Stando a quanto riferito dagli avvocati del rapper, i due erano lì per aggredire Shiva, che avrebbe sparato verso il basso solo per difendersi.

Il cantante adesso si trova ai domiciliari nella sua abitazione con la famiglia e sarà processato con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La prossima udienza è fissata per il 19 giugno. La pena minima prevista per il reato di tentato omicidio è di 21 anni, mentre per il tentato omicidio questa si riduce fino a due terzi, quindi Shiva rischia circa 7 anni. Si dovranno comunque considerare eventuali attenuanti, che potrebbero far diminuire la condanna. ‘ipotesi più probabile è una derubricazione delle accuse in lesioni.

Nonostante le accuse e la detenzione, Shiva continua a lavorare alla sua musica e a sperare in un futuro migliore per sé e per il suo bambino. “Spero che la mia storia diventi esempio per me e un insegnamento per tutti – ha scritto il trapper – Voglio dimostrare che si può cambiare e che è possibile riscattarsi”. La sua musica, che parla di vita di strada, di droga e di violenza, è stata spesso criticata per la sua crud…

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