Omicidio di Rossella Nappini: la testimonianza dell’imputato e della sorella della vittima davanti alla Corte d’Assise di Roma

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Omicidio di Rossella Nappini: la testimonianza dell'imputato e della sorella della vittima davanti alla Corte d'Assise di Roma - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 by Francesca Monti


La testimonianza dell’imputato: dalla relazione alla richiesta di matrimonio

Harrati racconta la sua versione dei fatti davanti alla Corte d’Assise

Adil Harrati, imputato per l’omicidio di Rossella Nappini, ha raccontato davanti alla Corte d’Assise di Roma come è iniziata la sua relazione con la donna. Harrati, che lavorava come pittore nel palazzo in cui viveva la Nappini, ha affermato di essere stato invitato dalla donna a casa sua per fare dei lavori nell’appartamento. Da quel momento, i due hanno cominciato a vedersi e a stare insieme.

Harrati ha anche raccontato di essere andato a trovare Rossella in ospedale quando era ricoverata, dimostrando così un certo interesse per lei. Un giorno, la donna gli avrebbe detto: “Facciamo matrimonio e i documenti”. Harrati, infatti, non era in possesso di un regolare permesso di soggiorno e la Nappini gli avrebbe offerto la possibilità di regolarizzare la sua posizione sposandola.


La testimonianza della sorella della vittima: ‘Rossella aveva paura di lui’

La sorella della Nappini racconta la fine della relazione e le minacce di Harrati

La sorella della vittima, sentita come testimone davanti alla Corte d’Assise di Roma, ha raccontato gli ultimi momenti di vita di Rossella Nappini. La donna ha affermato di aver parlato con la sorella quel pomeriggio, un’ora prima che venisse uccisa. Rossella le aveva detto che Harrati l’aveva chiamata per vedersi e che lei aveva detto di no.

La sorella della Nappini ha anche raccontato che Rossella aveva interrotto la relazione con Harrati pochi giorni prima dell’omicidio, dopo aver scoperto i suoi precedenti penali. ‘uomo, tuttavia, non si era arreso e aveva continuato a insistere per vederla, arrivando a minacciarla. “Non era preoccupata, ma quando pochi giorni prima aveva scoperto i suoi precedenti l’aveva lasciato e lui insisteva per vederla, si era incaponito”, ha detto la sorella della vittima.

Secondo quanto raccontato dalla sorella, Rossella aveva cominciato la relazione con Harrati un mese e mezzo prima dell’omicidio, ma aveva già scelto l’abito per le nozze. “Mi fa ridere e mi fa stare bene”, diceva Rossella, secondo quanto raccontato dalla sorella. Tuttavia, la relazione si era trasformata in un incubo, con Harrati che aveva cominciato a minacciare la donna.

Il processo contro Adil Harrati è ancora in corso e la Corte d’Assise di Roma dovrà stabilire la sua colpevolezza o meno nell’omicidio di Rossella Nappini. In ogni caso, questo caso di cronaca nera ha sconvolto la città di Roma e ha sollevato importanti questioni sulla violenza di genere e sulla necessità di proteggere le donne da uomini violenti e pericolosi.

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