Autosufficienza di sangue in Italia: la sfida del ricambio generazionale dei donatori e la carenza di plasma

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Autosufficienza di sangue in Italia: la sfida del ricambio generazionale dei donatori e la carenza di plasma - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

‘Italia ha raggiunto l’autosufficienza di sangue, ma si trova ad affrontare una sfida cruciale: il ricambio generazionale dei donatori. Molti di quelli attuali stanno invecchiando e presto non potranno più donare a causa dei limiti di età. Questa situazione potrebbe compromettere la stabilità del sistema di donazione. Inoltre, l’autosufficienza di plasma, componente liquida del sangue utilizzata per la produzione di farmaci salvavita, è ancora lontana. Questo articolo esplorerà queste sfide e le possibili soluzioni.

La sfida del ricambio generazionale dei donatori di sangue

Sottotitolo: “‘invecchiamento dei donatori e la necessità di promuovere la cultura della donazione tra i giovani”

‘Italia è autosufficiente in termini di sangue, ma mantenere questa autosufficienza richiede un costante afflusso di nuovi donatori. Il direttore del Centro Nazionale Sangue , Vincenzo De Angelis, ha sottolineato che molti donatori italiani si stanno avvicinando ai 65 anni, l’età massima consentita per la donazione. Questa situazione potrebbe portare a una carenza di donatori nel prossimo futuro.

La sfida è particolarmente evidente in tre regioni: Sardegna, Lazio e Sicilia, dove si registra una carenza di sangue. Questo problema, che si aggrava durante i mesi estivi, viene attualmente risolto grazie al contributo di altre regioni. Tuttavia, questa non è una soluzione sostenibile a lungo termine.

Per affrontare questa sfida, De Angelis ha sottolineato la necessità di diffondere la cultura della donazione tra i più giovani. In Italia, la donazione di sangue è consentita a partire dai 18 anni. Promuovere la donazione tra i giovani non solo aiuterà a mantenere l’autosufficienza di sangue, ma contribuirà anche a creare una cultura della donazione che durerà per le generazioni a venire.

La carenza di plasma: una sfida continua

Sottotitolo: “‘aumento della domanda di farmaci plasmaderivati e la necessità di aumentare la raccolta di plasma”

Mentre l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza di sangue, la situazione è diversa per quanto riguarda il plasma. Nel 2023, la raccolta di plasma è ammontata a 880mila chili, ma per avere più tranquillità ne servirebbero altri 250-300mila. La domanda di farmaci plasmaderivati, in particolare delle immunoglobuline, è aumentata così tanto che l’incremento della raccolta nel 2023 non è bastato a compensarla.

Il Programma Nazionale 2024 per l’autosufficienza di sangue ed emocomponenti prevede una raccolta di 871.970 chili di plasma, contro gli 882.145 chili del 2023. Tuttavia, lo scenario ideale, in cui verrebbero programmati mediamente 18 chili per 1000 abitanti di plasma, vedrebbe la raccolta di 1.101.969 kg di plasma.

Per raggiungere questo obiettivo, il programma ha stanziato 6 milioni di euro per il 2024 per migliorare le strutture dedicate alla raccolta. Queste risorse saranno ripartite tra le regioni in base a tre criteri: il 50% sarà assegnato in base all’indice di popolazione residente, il 30% in base all’indice di conferimento di plasma e il 20% in base all’indice di programmazione di conferimento di plasma.

In conclusione, l’Italia deve affrontare due sfide cruciali nel campo delle donazioni di sangue: il ricambio generazionale dei donatori e la carenza di plasma. Affrontare queste sfide richiederà una combinazione di promozione della cultura della donazione tra i giovani e investimenti nelle strutture di raccolta. Solo così l’Italia potrà mantenere la sua autosufficienza di sangue e raggiungere l’autosufficienza di plasma.

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