L’artista romano Marco Manzo arriva al Metropolitan Museum di New York

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Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024 by Emiliano Belmonte

Lectio Magistralis sul Maestro Marco Manzo avvenuta in data 25 maggio 2025 ore 15, presso la sala Bonnie J. Sacerdote Hall del Metropolitan Museum of Art di New York nell’ambito della presentazione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea edito Giunti e Start Group. In tale ambito, è stato presentato un approfondimento sulla carriera dell’artista , un intervento dello stesso Manzo e
la proiezione, tra le altre, di una delle opere rappresentante la nota regista ed attrice italiana Asia  Argento.

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In tale occasione è stata regalata un’opera del Maestro Manzo all’ente museale. Un’installazione composta da 65 opere (LASTRE).

La storia di Marco Manzo, romano, visual artist, scultore e designer di fama internazionale ha dell’incredibile: grazie allo studio costante, al suo impegno ed alla sua indole da sognatore, ha portato il suo segno anche nel mondo del tatuaggio ed è considerato precursore dello stile “ornamentale” , un vero e proprio virtuosismo artistico che vive su corpo e su scultura, vestendo la
donna con eleganza e raffinatezza attraverso l’elaborazione delle tradizioni tessili,e dei mandala, degli chandeliers d’epoca vittoriana, delle architetture di Noto, da cui nasce una nuova riconoscibilità , immediatamente a lui riconducibile.

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Considerato uno dei grandi rappresentanti dei cambiamenti artistici di questo secolo , conferma che l’arte contemporanea italiana continua ad essere presente sulla scena internazionale. Uno dei meriti ascritti al Maestro Manzo, è quello di avere elevato il tatuaggio al riconoscimento istituzionale come espressione artistica, portandolo nel linguaggio autorevole dell’arte
contemporanea e facendolo entrare nei musei, nelle grandi mostre , nelle istituzioni ecclesiastiche e, con questo evento, in uno dei più celebri e visitati musei al mondo.

Le sue sculture in marmo, ceramica o bronzo diventano testimoni e custodi non solo dello stile di Manzo ma anche di questa positiva tappa nel percorso della storia dell’arte contemporanea. Autore del primo Manifesto del tatuaggio come forma d’arte, pubblicato sul Catalogo Ufficiale del Padiglione Nazionale Guatemala alla Biennale di Venezia, esposizione alla quale ha partecipato più volte, è stato anche curatore de “I Nuovi Linguaggi dell’Arte Contemporanea nel XXI secolo” al Senato della Repubblica Italiana.

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L’opera regalata al Metropolitan Museum of Art da parte di un collezionista è intitolata “Lastre” : si tratta di una istallazione composta da 66 opere, già presentata alla Biennale di Architettura di Venezia, il cui concept è una similitudine tra il corpo umano e le opere architettoniche attraverso la sovrapposizione di radiografie e tatuaggi, come in una ideale mappatura genetica: le ossa
costituiscono la struttura portante ed il tatuaggio in negativo diviene la facciata. Le 66 opere possono comporre miliardi di possibili combinazioni e non basterebbe la durata di una vita intera per poterle realizzare: Manzo ha infatti dichiarato che la sua ricerca è l’eternità della produzione artistica, che potrà proseguire oltre la vita dell’autore stesso. L’Atlante dell’Arte Contemporanea edito Giunti e Start, opera monumentale, è da anni strumento privilegiato per collezionisti, galleristi ed appassionati che consente di orientarsi con sicurezza nel complesso mondo delle arti visive.

 

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